Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/M5S-grillo-siamo-rimasti-noi-e-cav-diamo-ultima-spallata-4d1dca3e-2aa5-46df-b244-98ff2e6032ad.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Di Maio: uscita dall'euro non è in discussione

Grillo: siamo rimasti noi e Cav. Diamo ultima spallata

"Rimuovere un intoppo, la casta che blocca il corso normale della democrazia nel nostro paese. Questo - scrive il garante M5S - lo scopo del nostro movimento, quando si è imposto alla corrotta attenzione dei media anni fa"

Condividi
"Nelle stanze dei bottoni sono davvero disperati se contano su un pubblicitario da cassazione! Diamogli l'ultima spallata!". A poche ore dalla manifestazione di Piazza del Popolo che chiuderà la campagna elettorale 5 Stelle, Beppe Grillo suona la carica e con un post sul suo blog - nel quale attacca i principali avversari politici del M5S, Berlusconi in primis - dice: "Non posso non esserci!".

"Rimuovere un intoppo, la casta che blocca il corso normale della democrazia nel nostro paese. Questo - scrive il garante M5S - lo scopo del nostro movimento, quando si è imposto alla corrotta attenzione dei media anni fa.
Non essere più costretti a sentirci una democrazia di serie b, annoiati prima dai discorsi di presidenti del consiglio deliranti e poi da quelli di sommessi contabili asserviti ad una moneta". 

"Un popolo mai protagonista di nulla, con una storia ed una cultura uniche - insiste Grillo - lasciate nelle mani di personaggi che parlano a quel popolo dalla tazza di un cesso, da una cena elegante oppure da un esilio in Nord-Africa. Avvilito da saccenti provenienti da grandi università, che parlano tra loro con idee di altri, dove non hanno pubblicato quasi nulla, sino alle umiliazioni più estreme: il governo del nipote e quello del bugiardo compulsivo. Oggi, come un vecchio camino spento l'insignificante vuoto nulla occupa quella poltrona in attesa di sviluppi, come nella storia infinita".

"Ci siamo imposti con parole guerriere, mandare a casa una casta occupante spazio: così in molti si aspettavano e pregavano incidenti, eppure in questi anni non abbiamo neppure lasciato una carta per terra. Veri italiani, e come veri italiani siamo stati imprevedibili al punto da costringere i media a sperare negli incidenti di piazza", rimarca l'ex leader M5S, che aggiunge: "Il movimento è nato su quelle parole guerriere e si è nutrito della saggezza migliore degli italiani: adesso siamo qui, a confortarci con il lato più oscuro e nebbioso del carattere del nostro popolo".

Di Maio: uscita dall'euro non è in discussione
"Come ha detto ieri anche il nostro candidato ministro all'Economia e finanza, il professor Andrea Roventini, l'uscita dall'euro non è in discussione, tanto meno è in discussione l'uscita dall'Unione Europea". A dichiararlo ai microfoni di 24Mattino su Radio 24 nel corso dell'intervista di Luca Telese e Oscar Giannino è Luigi Di Maio (M5S) che ha spiegato: "Noi vogliamo restare nell'Unione Monetaria e nell'Unione Europea, ma andare a ridiscutere una serie di trattati come quelli legati al deficit/Pil, che non stiamo solo ridiscutendo noi, lo stanno ridiscutendo anche Merkel e Macron soltanto che loro vogliono adottare un modello che secondo noi ci penalizza".

Il leader del Movimento Cinque Stelle ha poi aggiunto: "Ma non credo che dovremo andare lì a litigare, prima di tutto ci dobbiamo andare. Io non so se lo sapete, ma il Parlamento tedesco ha 45 funzionari a Bruxelles, il Parlamento italiano ne ha due e uno deve andare in pensione quest'anno".  Luigi Di Maio ha così concluso: "Noi questa partita non l'abbiamo mai giocata e poi pretendiamo che la Germania non la debba vincere. Noi abbiamo mezzo portiere, loro hanno undici giocatori più le riserve. È chiaro che vincono sempre loro".

Di Battista: ripristino articolo 18
"Nel programma del M5S c'è il ripristino dell'articolo 18 così com'era prima. Per quel che riguarda il lavoro intendiamo creare una banca pubblica per sostenere le imprese e cercare risorse per l'aggressione alla corruzione". Così Alessandro Di Battista del Movimento 5 Stelle ospite della redazione di Fanpage.it. Sul reddito di cittadinanza aggiunge: "Non è demagogia, il governo è stato capace di trovare 20 miliardi a debito per salvare le banche, le coperture ci sono, le riduzioni di alcune spese della politica, di alcune spese militari, aumento della tassazione del gioco d'azzardo, accentramento della spesa pubblica".

Di Battista infine fa il punto sul tema immigrazione: "Io credo che i flussi migratori vadano gestiti, accogliendo i migranti che ne hanno diritto e ripartendoli per quote in tutta l'Unione Europea e rimpatriando coloro che non ne hanno diritto. Allo stesso tempo proponiamo di ridurre le cause che spingono le persone ad abbandonare i loro paesi". E sulla legittima difesa: "Un paese funziona quando è lo Stato che garantisce la sicurezza ai cittadini, non quando in assenza di un Stato il cittadino tende a farsi giustizia da sè".