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POLITICA

I risultati on line

M5S, il popolo di Grillo vota per il "Parlamento in piazza"

Quasi 18mila sì contro poco meno di 4mila no, sono i risultati della consultazione lanciata dal leader 5Stelle sulla proposta di abbandonare il Parlamento

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Beppe Grillo
La “proposta di Beppe” è stata accettata. La consultazione on line voluta dal leader del Movimento sulla proposta, sua, di uscire dai palazzi e portare parlamentari 5Stelle e protesta contro le riforme del premier Renzi in piazza ha avuto il via libera del web. “Le votazioni online si sono concluse – scrive Grillo in un post in cui annuncia i risultati -. Hanno partecipato alla consultazione in 21.569. E queste sono le preferenze espresse: favorevoli alla proposta di Beppe 17.770; contrari alla proposta di Beppe 3.799”.

L'esito della votazione è stato annunciato dal leder 5Stelle con un tweet:


 
“Ieri ho incontrato a Roma i parlamentari a cui ho sottoposto la proposta del Parlamento in piazza che è stata votata a larga maggioranza. Di seguito – spiega Grillo nel blog - il testo del mio discorso e infine la richiesta del voto degli iscritti al M5S sulla proposta:
Il tempo è (quasi) scaduto. Abbiamo utilizzato tutti gli strumenti della democrazia. Abbiamo pensato di migliorare il Paese attraverso le leggi popolari di Parlamento Pulito, prima vera riforma della legge elettorale, era il 2007 (leggi mai discusse in due legislature nonostante 350.0000 firme raccolte), con referendum sulla libera informazione, era il 2008 (referendum mai presi in considerazione dalle altre forze politiche e le cui firme furono cassate da Carnevale il giudice ammazza-sentenze). Ci siamo organizzati quindi in gruppo politico, il M5S, e siamo riusciti senza finanziamenti pubblici, con tutti i media contro, a diventare il primo soggetto politico nel febbraio del 2013. Da allora nei confronti del M5S c'è stata una guerra senza quartiere mai vista prima in Italia per delegittimarlo, spaccarlo, da parte del Sistema. Pd e Pdl, Napolitano regista, si sono inventati le larghe intese per tagliarci fuori, come due gangster che si spartiscono il territorio pur di non mollare nulla. Più di 160 cittadini incensurati sono entrati in Parlamento. Proposti dal basso da altri cittadini. Hanno lavorato duro per un anno e mezzo, fatto proposte di legge, emendamenti, interpellanze. Sono stati completamente ignorati, come se non ci fossero. Come se non rappresentassero milioni di elettori. Considerati come cani in chiesa. Ed ora assistiamo impotenti, grazie a partiti corrotti e complici, a un Presidente della Repubblica impresentabile e a un condannato in via definitiva. il cui partito è stato fondato con il concorso della mafia allo scempio della democrazia. Nessuna delle nostre istanze è presa in considerazione. Ci guardano con il sorriso sarcastico di chi ha il potere per diritto divino, di: "Io sono io e tu non sei un cazzo" e ci ignorano. Allora, che ci rimaniamo a fare in Parlamento? A farci prendere per il culo, a sostenere un simulacro di democrazia mentre questi fanno un colpo di Stato? Rimarremo ancora fino a quando sarà possibile cercare di impedire il colpo di Stato con l'eliminazione del Senato elettivo. Dopo, se questi rottamatori della Costituzione non ci lasceranno scelta, ce ne andremo. Meglio uscire e parlare con i cittadini nelle piazze di Roma e d'Italia, meglio fare agorà tutti i giorni tra la gente che reggere il moccolo ai traditori della democrazia e della Patria. Li lasceremo soli a rimestare le loro leggi e usciremo tra i cittadini. Aria fresco”.
Firmato: Beppe Grillo