Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/M5S-nessuna-espulsione-per-Curro-caso-chiuso-con-una-sanzione-c661cc65-d104-4cbd-b51b-3d4966154c15.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Sarà il capogruppo D'Incà a prendere una decisione

M5S, nessuna espulsione per Currò, caso chiuso con una sanzione

Assemblea dei deputati grillini sull'allontamento del deputato siciliano che aveva firmato da solo un sub-emendamento alla legge di Stabilità. Affrontato anche il caso dell'onorevole De Rosa per la sua frase sessista contro alcune deputate del Pd

Condividi
Roma
Niente espulsione per il deputato M5S Tommaso Currò, finito sotto accusa per aver firmato 'in solitario' un sub-emendamento alla legge di Stabilità con il quale è stata istituita l'area marina protetta di Milazzo con i voti di Forza Italia, Pd, Ncd e Sel.

Al momento di votare l'avvio della procedure di espulsione nessuna mano si sarebbe levata tra i deputati riuniti, nonostante in sei avessero chiesto di riaffrontare, anche questa settimana, la vicenda che vede coinvolto il deputato siciliano. Al contrario, l'assemblea ha deciso - con 23 voti favorevoli, 21 contrari e 10 astenuti - di optare per una sanzione che dovrà essere decisa dal capogruppo Federico D'Incà.

Nel corso dell'assemblea il clima è stato piuttosto teso perché alcuni tra gli integralisti doc, come Laura Castelli e Roberta Lombardi, avrebbero accusato Currò di essere un dissidente e di far parte di un gruppo che prende decisioni fuori dal gruppo. Currò ha rivendicato la decisione di firmare l'emendamento incriminato, anche con altre forze politiche per l'istituzione di un'oasi marina a Milazzo motivandola come un'"opportunità storica" per quella zona. Alla fine la mina espulsione sarebbe stata disinnescata dai membri M5S della commissione Bilancio, che hanno spiegato ai colleghi che andava fatta una diversa valutazione. Così anche i più agguerriti hanno fatto marcia indietro. 

"Mi fido dei miei colleghi della Bilancio - avrebbe detto l'ex capogruppo Roberta Lombardi - se hanno fatto una diversa valutazione sull'espulsione è giusto procedere in questo modo. Ma se tu e altri ritenete che questa non sia più la vostra casa, almeno per quello che e' allo stato attuale il Movimento, decidete una volta per tutte se stare dentro o fuori".

"Questa è la mia casa e io rimango qui", avrebbe risposto Currò, che ieri aveva indirizzato anche un sms a Beppe Grillo spiegandogli che, in caso di espulsione, preferiva lasciare il Parlamento piuttosto che passare al gruppo Misto.

​La riunione dei grillini si sarebbe poi soffermata a lungo sul caso di Massimo De Rosa, il deputato querelato da alcune colleghe del Pd per la frase sessista pronunciata in commissione Giustizia. Questo avrebbe fatto saltare i nervi ad alcuni 'ortodossi', che alla spicciolata hanno abbandonato la riunione. "Dobbiamo discutere dello svuota-carceri – ha lamentato un deputato- e siamo qui a perderci su queste ca....te. Così distruggiamo il Movimento".

Anche De Rosa, nel corso della riunione, si è tolto un sassolino dalla scarpa, sottolineando come i colleghi che nei giorni scorsi sono intervenuti sui media sulla sua vicenda, avevano il dovere di documentarsi e capire davvero cos'era accaduto in commissione Giustizia. Inoltre il deputato lombardo ha aggiunto che non si nasconderà dietro l'immunità parlamentare perché sono un cittadino e da cittadino mi difenderò dalle false accuse del Pd. In ogni caso, ho depositato una contro-querela per diffamazione nei
confronti di tutti i deputati del Pd che stanno inventando e gonfiando le notizie".