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POLITICA

Piattaforma nella bufera

M5s. Multa a Rousseau: Casaleggio e Di Maio attaccano Soro. Lui: sono indipendente

Il leader del M5s interviene sul caso della sanzione alla piattaforma Rousseau. Immediata la replica del Garante della Privacy 

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di Tiziana Di Giovannandrea
L'irritazione nei confronti dell'Autorità Garante della Privacy, e del suo presidente Antonello Soro, manifestata subito dopo la mega multa da 50mila euro comminata a Davide Casaleggio per non aver messo in sicurezza la piattaforma Rousseau, diventa un vero e proprio attacco contro il Garante accusato di essere: "Il Garante del Pd" e di fare politica.

Per Casaleggio jr. il ruolo di presidente dell'Authority "non può andare a un ex capogruppo del Pd ma neanche un politico in generale. Deve essere un professionista che mantenga la propria autonomia". Per quanto riguarda la multa, tecnicamente Casaleggio jr. ha contestato il fatto che riguardi "qualcosa che non è più in essere: oggi c'è una nuova piattaforma che è totalmente diversa da quella descritta in quella lettera".

Per il vicepremier Luigi Di Maio, Soro "è in scadenza, il prossimo garante della Privacy sarà al di sopra dei sospetti". "Noi - ha proseguito Di Maio - ci adopereremo per individuare una figura al di sopra di ogni sospetto. Qui il sospetto è politico, anche perché il Garante è un politico del Pd. Quando ci multano per la seconda volta per un software che non abbiamo più qualche dubbio ci viene".

Parole, quelle del Movimento, che non trovano la sponda di Matteo Salvini. "Di poltrone non ci occupiamo" è la gelida presa di distanza che arriva dalla Lega.

La replica del presidente dell'Autorità Garante per la Privacy Antonello Soro è stata immediata: "Sono indipendente, si rivolgano ai giudici" specificando " di non avere intenzione di fare polemica con alcuno, né bisogno di dimostrare la mia indipendenza di giudizio né quella delle mie colleghe nell'esercizio del mandato di Garante. Un'esperienza che nei sette anni passati si è misurata sul terreno della tutela dei diritti e del contrasto alla loro violazione. Ne fanno fede i provvedimenti per chiunque facilmente accessibili. Se il dottor Casaleggio ha rilievi da muovere può ricorrere, come previsto dalla legge, al Giudice ordinario". 

Le opposizioni valutano che le continue scintille giallo-verdi sono la dimostrazione che l'esecutivo è arrivato al capolinea, o almeno ci arriverà il 26 maggio, quando si voterà per i nuovi rappresentanti da mandare a Bruxelles e Strasburgo, e considerano grave l'attacco al Garante della Privacy che ha il compito di fare rispettare la legge.