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MONDO

Lo conferma il premier malese Najib Razak

MH370. "Il frammento d'ala trovato sull'isola di Reunion è dell'aereo scomparso"

L'aereo della Malaysia Airlines era scomparso dai radar l'8 marzo 2014 con a bordo 239 persone. Il pezzo d'ala era stato rinvenuto sull'isola di sovranità francese la scorsa settimana Prudente il procuratore aggiunto di Parigi, Serge Mackowiak, che parla di "probabilità molto forti".

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Il frammento d'ala trovato sulla isola di Reunion
Isola de La Réunion
La conferma arriva dal primo ministro malese Najib Razak: secondo gli esperti, il pezzo d'ala ritrovato la settimana scorsa nell'isola de La Réunion appartiene al Boeing 777 della Malaysia Airlines scomparso l'8 marzo 2014 con 239 persone a bordo. Razak - riferisce la Bbc - ha spiegato che gli esperti che hanno esaminato i resti dell'ala in Francia hanno "concluso in modo definitivo" che faceva parte del volo MH370. Poi ha aggiunto: "Ora abbiamo la prova che quel volo si è concluso tragicamente nel sud dell'Oceano Indiano". "Il peso e l'incertezza sopportati dalle famiglie" delle vittime in questi 515 giorni dalla sparizione dell'aereo è stato "indicibile", ha sottolineato.

L'analisi del frammento è stata fatta nel laboratorio tecnico della Direzione generale dell’armamento francese, a Tolosa. Era già stato accertato che si trattava di un flaperon di Boeing 777, ma mancava la conferma che si trattasse o meno dell'aereo scomparso. L'annuncio del premier malese avviene infatti poche ore dopo l'inizio delle analisi degli esperti sul componente recuperato: di certo si sapeva che l'alettone era uno dei componenti di un B777, ma mancavano ancora le "prove giuridiche" che confermassero l'appartenenza all'apparecchio precipitato, come aveva spiegato uno degli esperti.

Cauto il viceprocuratore di Parigi Serge Mackowiak
Più prudente il procuratore aggiunto di Parigi, Serge Mackowiak, che parla di "probabilità molto forti" sul fatto che il rottame appartenga all'aereo scomparso, spiegando che "gli esperti di Boeing hanno confermato che il flap è davvero un pezzo di un 777, e la compagnia Malaysia Airlines ha a sua volta trasmesso dei documenti tecnici che vanno in tal senso". La conferma ufficiale non potrà però arrivare, ha aggiunto,
prima che sia completata un'altra serie di "analisi complementari".

A questo punto, le indagini potranno passare alla fase successiva, ovvero a cercare di capire se il pezzo di ala possa dare qualche informazione su cosa abbia provocato la caduta del velivolo. Il frammento sarà studiato "con mezzi moderni fisici e chimici, e in particolare un microscopio elettronico che può ingrandire fini a 100mila volte", aveva spiegato nei giorni scorsi Pierre Bascary, ex direttore della ricerca della Dga.
L'obiettivo è di esaminare i "punti di rottura localizzati" nella struttura metallica, per capire se siano stati provocati da "una sollecitazione eccezionale" legata allo schianto, o dalla "ripetizione di un elevato numero di sollecitazioni meno forti", segni di un'usura normale.