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MONDO

Bruxelles, Alfano "fiducioso" su buon d'accordo

MIgranti, vertice a Bruxelles. Juncker: "Mettere soldi dove c'è bisogno"

Ministri dell'Interno dell'Unione europea riuniti per affrontare la crisi dei profughi e trovare un accordo

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I ministri dell'Interno dei Paesi dell'Unione europea si ritrovano a Bruxelles per decidere il ricollocamento di 120.000 rifugiati. Un confronto che vede già contrapposte Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria che non vogliono accettare le quote mentre la cancelliera tedesca Angela Merkel preme per raggiungere un voto all'unanimità: una decisione a maggioranza spaccherebbe in due l'Europa su una materia delicatissima. Tanto che anche il ministro dell'Interno tedesco, Thomas de Maiziere, arrivando al Consiglio straordinario Ue sull' immigrazione ha chiarito: "Sarebbe inaccettabile se alla fine mandassimo il messaggio che per l'Europa è impossibile trovare una soluzione". 

Di aiuti economici ha parlato invece il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker: "bisogna mettere i soldi dove c'è la bocca" che ne ha bisogno ha detto Juncker, ricordando che il bilancio è "limitato" e che già per il 2016 l'esecutivo europeo ha proposto di aumentare di 9 mld i fondi per le crisi esterne. Una sponda in questo senso arriva sempre da Berlino. Il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha assicurato che "se sarà necessario fare di più l'Ue e gli stati membri risponderanno" e che i suoi colleghi interverranno se necessario per "mobilitare risorse per le nuove esigenze" dal bilancio Ue.

Al suo arrivo nella capitale belga il ministro Angelino Alfano ha subito chiarito la posizione del nostro Paese: "Sono fiducioso che oggi si chiuda un buon accordo, anche migliore di quello della volta scorsa. Oggi potremmo andare a 40 mila migranti che escono dall'Italia e secondo un meccanismo diverso da quello della volta precedente perché si stabilisce collegialmente quanti migranti deve accogliere ciascun Paese. Inoltre penso che alcune resistenze dei Paesi dell'Est dovrebbero ammorbidirsi". Il titolare del Viminale si è detto poi a favore del voto a maggioranza e ha invitato l'Ue ad aprire "una procedura di ringraziamento all'Italia".

La proposta emersa dalla riunione degli ambasciatori Ue che si è conclusa prima del vertice è quella di ricollare tutti i migranti da Italia e Grecia - quindi anche i 54mila a cui l'Ungheria ha rinunciato - con la possibilità di cambiamenti in corsa se dovesse presentarsi la necessità per altri Paesi.