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MONDO

Macedonia, migliaia di migranti forzano i blocchi della polizia e passano la frontiera

I migranti, che ieri sono stati caricati coi lacrimogeni dall'esercito macedone, erano questa mattina ancora bloccati al confine tra Grecia e Macedonia, dopo aver passato la notte al freddo senza riparo, sotto una forte pioggia

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Migliaia di migranti bloccati al confine tra Grecia e Macedonia hanno oltrepassato i blocchi della polizia e sono entrati nel Paese balcanico. I migranti hanno superato il filo spinato che marca il confine con la Grecia; diverse persone sono rimaste ferite quando la polizia ha cercato di fermare l'assalto alla frontiera in un altro punto del confine.

Passano almeno in 2000. La polizia usa granate assordanti
Sono circa 2000 i migranti che sono riusciti a passare. La polizia ha usato granate assordanti per cercare di bloccare il flusso di persone ma la maggior parte di loro si sono diretti verso la stazione ferrovia di Gevgelija.

Il caos è iniziato quando la polizia ha deciso di far passare un piccolo gruppo di migranti con bambini piccoli al seguito. La folla allora ha iniziato a premere e il gruppo è stato compresso contro il cordone di polizia. Molti bambini e donne, almeno una incinta, si sono accasciati al suolo - apparentemente svenuti - dopo aver passato il cordone. 

Ministro esteri macedone: "Intervenga Ue"
La Macedonia chiede un maggiore sostegno di Bruxelles e la partecipazione della Commissione europea per risolvere l'emergenza immigrazione. I migranti che entrano dalla Grecia sono passati da 500 a 3mila al giorno, ha detto il ministro degli Esteri Popovski, e l' assistenza che riceviamo dalla comunità internazionale è simbolico, il peso principale è a carico delle istituzioni macedoni.

Ieri caricati con granate e gas lacrimogeni
I poliziotti macedoni ieri avevano sparato granate stordenti e gas lacrimogeni per respingere i migranti mentre cercavano di varcare la frontiera. Almeno otto persone sono state leggermente ferite.

Notte sotto la pioggia
I migranti erano questa mattina ancora bloccati al confine tra Grecia e Macedonia, dopo aver passato la notte  senza riparo sotto una forte pioggia.

Le autorità di Skopje, che avevano chiuso la frontiera decretando lo stato di emergenza, avevano finora lasciato passare solo piccoli gruppi di persone dando la priorità a donne incinte, bambini e malati, poi fatti salire su un treno a Gevgelija che li porta verso la Serbia e da lì in Ungheria, paese Ue.

Durante la notte, malgrado le lacrime dei bambini, la polizia ha raddoppiato lo spessore del filo spinato e ha spinto indietro la folla, che gridava "Aiutateci". Molti "non riuscivano a proteggersi dalla pioggia. Una madre ha perso sua figlia e ha gridato tutta la notte. Io sono qui da dieci giorni. Voglio andare in Norvegia", ha gridato Samer Moin, un medico siriano di 49 anni. Sulla sponda occidentale della Turchia, era inizialmente arrivato sull'isola greca di Chalki, nel Mar Egeo, prima di raggiungere la frontiera greco-macedone.

Il video della fuga dei migranti su YouTube