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MONDO

Il presidente francese ospite di Che tempo che

Macron intervistato da Fazio: "Italia e Francia, c'è una storia da fare insieme"

 "Viaggiare in Italia ci fa capire la civiltà" dice il presidente francese, "amo De Filippo, mi ha fatto incontrare mia moglie". Di Maio e i gilet gialli? "Le ultime peripezie non sono gravi, andiamo oltre" commenta, "ho invitato Mattarella a Parigi".  I migranti: "La risposta non sia l'Europa dei nazionalismi. Antisemitismo e razzismo vogliono tradire la storia"

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Il rapporto dei francesi con l'Italia "è molteplice, per molti francesi è stato il fatto di scoprire la storia, capire la nostra civiltà attraverso l'Italia. Poi c'è un rapporto più intimo, avendo fatto teatro gli autori italiani hanno incrociato la mia vita. Con Eduardo De Filippo ho incontrato mia moglie. Poi c'è un'altra Italia, penso a Napoli,che ha un posto particolare per me. Una città che ho visitato più volte ed è molto cara". Così il presidente francese Emmanuel Macron, intervistato da Fabio Fazio all'Eliseo per 'Che tempo che fa'.

Di Maio e i gilet gialli: "Con l'Italia c'è stato un malinteso. Alcune affermazioni eccessive, ma dobbiamo andare oltre"
"C'è stato un malinteso, ci sono state alcune affermazioni eccessive, ma queste peripezie non sono gravi, bisogna andare oltre. E' questo di cui ho parlato con il presidente Mattarella, e per questo l'ho invitato in Francia. Saremo insieme per il cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci, il 2 maggio".

I migranti: "La risposta non sia l'Europa dei nazionalismi"
"La paura dell'apertura può portare alla chiusura. La risposta non sia l'Europa dei nazionalismi: nessun paese, nè l'Italia nè la Francia, potrà risolvere i propri problemi ripiegandosi su se stessi, ma insieme agli altri". "Nessun paese potrà risolvere i suoi problemi contro gli altri paesi. Risolveremo i nostri problemi cooperando".

"Troppi arrivi, è mancata l'Europa"
"Perché c'è tutta questa paura, anche in Italia, che è sempre stata un paese aperto? Perché gli arrivi dei migranti sono stati troppo consistenti, ed è mancata la solidarietà dell'Europa. C'è la stessa paura anche in Francia, e quindi siamo stretti tra apertura e chiusura. La soluzione è ripensare la nostra sovranità nel mondo, il nostro rapporto con l'Africa: i nostri destini sono legati, noi europei dobbiamo avere politiche comuni di stabilizzazione".

"Serve l'identità dei popoli, ma serve un'Europa forte"
"Serve un'Europa forte, che riconoscale richieste d'identità dei popoli; serve ricostruire un'Europa che sia sovrana, più unita. Alcuni difendono il nazionalismo, ma io combatterò sempre contro queste persone, che ci riporterebbero indietro di anni. Un'Europa sovrana è un'Europa unita su difesa, politica, clima, alimentazione, sul digitale. Che sia uno spazio che dice, 'siamo credibili' di fronte alla forza di Usa e Cina".

Dialogo Francia-Germania essenziale per l'Europa
"Tra Francia e Germania, quando c'è un malinteso, il peggio è possibile, l'Europa non ne guadagna, quindi devo garantire un minimo di concordia con i tedeschi. Francia e Germania dialogano per andare avanti più velocemente in Europa", ma allo stesso tempo "il dialogo con l'Italia è essenziale".

"Europa forte per parlare sia ad americani sia a cinesi"
"C'è bisogno di un'Europa forte per palare sia ad americani sia cinesi. Siamo di fronte a una crisi della democrazia occidentale, crisi di efficacia, c'è bisogno di un'europa più forte anche se bisogna riconoscere l'urgenza della richiesta di personalità dei popoli. Ma occorre ricostruire un'Europa piu' unita e più forte. E' il cuore della campagna che si apre. Alcuni difendono I nazionalismi, ma io mi batterò con forza perché dobbiamo rispettare le identità dei popoli, ma costruire un'Europa forte e sovrana".

"Sogno europeo da reinventare ora, come con il Rinascimento"
"Il sogno europeo deve esserere inventato ora, come accade con il Rinascimento. Non basta proteggere quello che abbiamo, evitando che peggiori. Io mi batto e mi batterò sempre per migliorare la nostra democrazia".

La Tav: "E' importante e ci siamo impegnati a farla"
"Sono stati fatti molti lavori, molte analisi, è una cosa molto importante per le regioni transfrontaliere, è stata la scelta dei nostri predecessori e noi l'abbiamo confermata". Per Macron "la tecnologia permette di conciliare la modernità con l'ecologia. So che ci sono molte sensibilità, ma credo che le risolveremo attraverso consultazioni e concertazione".

"Antisemitismo e razzismo vogliono tradire la storia"
Razzismo e antisemitismo "vogliono tradire la storia. La nostra società deve stare attenta a non cadere in una guerra civile", ha detto Macron, facendo appello alla concordia. "Quello che ci fa italiani o francesi sono tipicità, ma c'è anche una forma di umanesimo europeo indispensabile" ha aggiunto. "Ogni volta che abbiamo creduto a questo discorso d'odio - ha ammonito - era per non vedere i nostri problemi. E cosa abbiamo costruito? la guerra".

"L'antisemitismo contemporaneo è la rinascita di un vecchio antisemitismo che è andato dall'estrema destra all'estrema sinistra del nostro Paese e che in fondo è l'odio verso l'altro. L'ebreo è al tempo stesso il capitalista, l'operaio,  il bolscevico e il cosmopolita, quello che vogliamo detestare. La società che non sa guardare l'altro e amarlo è una società che sta morendo perché non si rispetta, non rispetta se stessa".

Italia-Francia: "C'è una storia da fare insieme. Con il cuore si può andare oltre gli ostacoli"
"Capisco l'italiano ma lo parlo poco bene, c'è però una frase, una delle vostre espressioni, che volevo dirvi. Il cuore al di là dell'ostacolo". Emmanuel Macron lo dice in italiano per rivolgersi direttamente, sollecitato da Fabio Fazio, agli italiani. "Credo che ci siano peripezie della vita fra i nostri Paesi che a volte ci sfuggono, malintesi che a volte rimangono,  in maniera giusta o ingiusta non sta a me giudicare - ammette - Ma ci sono cose più forti, più profonde e queste cose più forti e profonde sono la nostra storia, le nostre amicizie, sensazioni, odori, emozioni che possono essere letterarie, cinematografiche, a volte anche calcistiche e poi c'è una storia da fare insieme". 

"Vedo, così come voi, gli ostacoli quotidiani e non minimizzo nessuna di queste difficoltà, ma credo che tra i nostri Paesi ci sia sempre stato e c'è ancora il cuore, l'amicizia, l'amore, e so una cosa: forse  non vedo tutto il percorso, ma so che questo cuore ci permetterà di andare al di là degli ostacoli di oggi per l'Europa e per noi".