Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Macron-la-tensione-con-la-Turchia-prova-la-morte-cerebrale-della-Nato-f924c450-bd26-4b6f-8a7f-8a16da99fedc.html | rainews/live/ | true
MONDO

La crisi

Macron: la tensione con la Turchia prova la morte cerebrale della Nato

"Ankara sta giocando in Libia una partita pericolosa"

Condividi
I recenti incidenti navali che hanno opposto Francia e Turchia sono "una delle migliori dimostrazioni" della "morte cerebrale" della Nato, già denunciata l'anno scorso. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron dopo un incontro con il collega tunisino, parlando di situazione "intollerabile". 

Nei giorni scorsi Ankara e Parigi erano arrivate ai ferri corti per un confronto navale acceso nel Mediterraneo, nell'ambito di un'operazione Nato in Libia.

Macron: Turchia sta giocando in Libia una partita pericolosa
In precedenza, Macron aveva denunciato il "gioco pericoloso" della Turchia in Libia, che a suo dire è una minaccia diretta per la regione e per l'Europa. "Ritengo che la Turchia stia giocando una partita pericolosa in Libia e stia violando tutti i suoi impegni presi alla conferenza di Berlino", ha avvertito.

Il presidente francese ha detto di aver fatto "lo stesso discorso" durante una conversazione telefonica oggi pomeriggio con il presidente Usa Donald Trump. "E' nell'interesse della Libia, dei suoi vicini, dell'intera regione ma anche dell'Europa", ha aggiunto. Macron ha anche chiesto "la fine delle interferenze straniere e delle azioni unilaterali di coloro che affermano di conquistare nuove posizioni attraverso la guerra" in Libia.

La Turchia è diventata il principale sostenitore internazionale del governo di unià nazionale di Tripoli (Gna), che all'inizio di giugno ha ripreso il controllo di tutta la Libia nord occidentale ritirando le forze del generale Khalifa Haftar. Le forze del Gna ora hanno come obiettivo la città costiera di Sirte (450 chilometri a est di Tripoli), località strategica ad est controllata dal maresciallo Haftar. Sabato, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, ha avvertito che qualsiasi avanzata del pro-Gna verso Sirte potrebbe portare a un intervento "diretto" dal Cairo. Gna, riconosciuto dall'Onu, ha definito le minacce dell'Egitto una "dichiarazione di guerra".