ITALIA
La sentenza della Corte d'Appello di Roma
"Madoff dei Parioli”: pena ridotta in appello
Riduzione di pena in appello, da 9 a 7 anni di reclusione e pagamento di 15 mila euro di multa, per Gianfranco Lande, il 'Madoff dei Parioli', ritenuto il promotore di una megatruffa da 300 milioni di euro ai danni, tra gli altri, di vip e professionisti della capitale
Condannato a 7 anni di reclusione ed al pagamento di una multa da 15mila euro. E’ la sentenza della Corte d’Appello di Roma, che ha ridotto di due anni la pena inflitta in primo grado a Gianfranco Lande, il cosiddetto "Madoff dei Parioli", per la megatruffa da 300 milioni di euro ai danni di 1.700 investitori, compresi vip e professionisti della capitale.
Alla base della riduzione di pena l'esclusione dell'aggravante della transnazionalità, ovvero di aver agito oltre confine. Lande era accusato di associazione per delinquere finalizzata alla raccolta abusiva di denaro e all'ostacolo agli organi di vigilanza.
La Corte d'Appello ha inoltre revocato la condanna della Cassa di Risparmio dell'Aquila (Carispaq) come responsabile civile decisa sempre nel primo grado di giudizio, mentre ha confermato la responsabilità di Egp, una delle società dell'imputato.
Gli stessi giudici si sono riservati di decidere sulla concessione degli arresti domiciliari a Lande. Quest’ultimo dovrà inoltre risarcire i danni a due parti offese, Giuseppe Giuliani Ricci e Pier Luigi Romagnoli che, in primo grado, si erano visti respingere la richiesta di risarcimento.
Alla base della riduzione di pena l'esclusione dell'aggravante della transnazionalità, ovvero di aver agito oltre confine. Lande era accusato di associazione per delinquere finalizzata alla raccolta abusiva di denaro e all'ostacolo agli organi di vigilanza.
La Corte d'Appello ha inoltre revocato la condanna della Cassa di Risparmio dell'Aquila (Carispaq) come responsabile civile decisa sempre nel primo grado di giudizio, mentre ha confermato la responsabilità di Egp, una delle società dell'imputato.
Gli stessi giudici si sono riservati di decidere sulla concessione degli arresti domiciliari a Lande. Quest’ultimo dovrà inoltre risarcire i danni a due parti offese, Giuseppe Giuliani Ricci e Pier Luigi Romagnoli che, in primo grado, si erano visti respingere la richiesta di risarcimento.