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ITALIA

L'inchiesta

Mafia Capitale, Carminati davanti al Tribunale del Riesame. Il legale: "Parlare di mafia esagerato"

È durata sei ore l'udienza, i legali chiedono la revoca dell'ordinanza di custodia cautelare. Il legale di Carminati: "A Roma non c'è alcuna associazione mafiosa"

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È durata sei ore l'udienza davanti al Tribunale del Riesame, che poi si è riservato la decisione sui ricorsi presentati da cinque indagati, Massimo Carminati, Riccardo Brugia, Roberto Lacopo, Fabrizio Franco Testa ed Emilio Gambuto. I legali chiedono la revoca dell'ordinanza di custodia cautelare che li ha portati in carcere nell'ambito dell'inchiesta Mafia capitale. Il collegio presieduto da Bruno Azzolini si pronuncerà entro domenica prossima.

"A Roma non c'è alcuna associazione mafiosa. Questa vicenda rappresenta lo spaccato di una realtà mortificante che purtroppo esiste soprattutto intorno alle amministrazioni locali. Parlare di mafia è esagerato". Sono le parole dell'avvocato Giosuè Bruno Naso, difensore di Massimo Carminati al termine dell'udienza. "Se pure Carminati fosse il 'dominus' di qualcosa, quel qualcosa non è mafia". Aggiunge: "Nessuno si aspetti richieste di giudizio abbreviato o di altri riti alternativi. Questo è un processo che faremo in aula con il contraddittorio delle parti, pretendendo che le prove si formino in aula davanti ai giudici".