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ITALIA

Dopo il Consiglio dei Ministri

Mafia Capitale, Cicchitto: "Giusta la scelta del Cdm". Rutelli: "A Roma si è tornati ai 2 consoli"

"Non esistono gli estremi per commissariare Roma per mafia", dice l'esponente Ncd mentre l'ex sindaco critica le scelte fatte per la Città Eterna

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Dopo le decisioni prese dal Consiglio dei Ministri sul Campidoglio ai tempi di Mafia Capitale, Roma si sveglia con un superprefetto e un sindaco nella bufera mediatica, e non solo per la sua assenza per ferie e per le scelte prese ieri dal governo Renzi. Le opposizioni intanto invocano le urne e parlano di un "commissariamento fuorilegge" mentre il prefetto Franco Gabrielli, da parte sua, è già operativo anche se, sul suo "affiancamento" al sindaco, chiederà lumi al Viminale.

A difendere le scelte del Cdm, ma non il primo cittadino, è Fabrizio Cicchitto (Ncd) che dice: "Non esistono gli estremi per commissariare Roma per mafia e inoltre anche se la situazione è molto difficile sia sul terreno della legalità sia su quello dell'efficienza, la scelta del governo è la più ragionevole, cioè quella di mettere sotto un rigoroso controllo tutti gli aspetti più discutibili che sono emersi dalla vicenda di Roma Capitale e anche di dare un ruolo rilevante al prefetto Gabrielli in una situazione nella quale i limiti di Marino sono evidenti a tutti compreso il suo partito". 

Di diverso tono invece il commento di un ex sindaco di Roma, Francesco Rutelli, che hai microfoni di RaiNews24 dice: "Siamo tornati indietro di 2mila anni, ai tempi dei due consoli". Ancor più caustico il giudizio sul Giubileo dove, alla domanda se la Capitale ce la farà, risponde secco: "No".

Intanto per la prossima settimana è previsto un vertice sindaco-prefetto e l'avvio del tavolo interistituzionale sul Giubileo. I due si sono sentiti nuovamente al telefono. Marino, secondo quanto si apprende, dovrebbe terminare le sue ferie oltreoceano e tornare a Roma i primi di settembre. L'1 o il 2. Ma nella Città Eterna continua la polemica sulla sua assenza. Per il primo cittadino, ancora in ferie tra negli States ma in contatto con il suo vice e i suoi collaboratori tramite Whatsapp e Skype, è stato un risveglio non proprio dei migliori visto che molti quotidiani oggi sono andati giù pesante, definendolo un "sindaco dimezzato".    

Le opposizioni cavalcano il caso Roma. "La decisione assunta ieri dal governo per conservare al suo posto Marino come una mummia, anzi come un bambino in fasce, accudito dal Prefetto, ha qualcosa di mostruoso", tuona Renato Brunetta di Forza Italia definendolo nient'altro che un "commissariamento di fatto ma non di diritto" della Capitale. E qualche dubbio sorge anche nella maggioranza del chirurgo dem con il consigliere radicale Riccardo Magi che sottolinea come non sia chiaro "sulla base di quale norma e con quali atti si intenda affidare, o sia già stato affidato al prefetto 'l'incarico di stabilire insieme al Sindaco di Roma un piano per l'adozione di atti di indirizzo' negli otto ambiti di intervento", cioè quelli più colpiti da mafia capitale: dal verde ai rifiuti, alla centrale unica degli acquisti.

Proprio su questo punto il prefetto studia le carte. Non essendoci precedenti, fanno notare in prefettura, la struttura di supporto al Campidoglio deve ancora prendere corpo: sarà necessaria "un'interlocuzione" specie con il Viminale. "Voglio leggere i testi del governo, non è una sottigliezza" ha ripetuto Gabrielli che ha anche tenuto a chiarire, replicando a Brunetta, di non aver mai detto: "Roma ha due Papi e adesso due Sindaci".    

Poi c'è il tema dei dirigenti comunali "sorvegliati speciali". Sono circa una ventina, e da ieri con un 'avviso di sfratto' del ministro dell'Interno Angelino Alfano. Anche se l'assessore alla Legalità Alfonso Sabella assicura che chiunque siano non sono già più al posto che ricoprivano alla fine dello scorso anno".    

La Capitale nel frattempo si posiziona ai nastri di partenza per l'operazione 'lifting' in vista del Giubileo. I primi cantieri partiranno il 7 settembre e oggi in Campidoglio è stata definita la squadra tecnica che siederà al tavolo istituzionale, guidata dall'assessore Maurizio Pucci. Il governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti, invece, è già all'opera: oggi ha visitato il cantiere per l'ampliamento del pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni di Roma e lunedì incontrerà il prefetto Gabrielli. In Campidoglio si aspetta invece il ritorno del capo. E non senza qualche imbarazzo. A partire dalle fila del suo partito. "Poteva tornare anche prima. Almeno per il consiglio dei ministri" commentano diversi consiglieri del Pd.