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ITALIA

Inchiesta "Mondo di mezzo"

Mafia Capitale: Diotallevi e De Carlo referenti di Cosa Nostra

I riscontri emergono anche da un'intercettazione del 2012

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L'arresto di De Carlo
Roma
Mafia capitale aveva legami anche con Cosa Nostra. È questo il nuovo risvolto dell'inchiesta che ha portato nei giorni scorsi all'arresto di 37 persone e che ha svelato il fitto intreccio tra parti della politica capitolina e la malavita romana.

Il boss Ernesto Diotallevi e Giovanni De Carlo sono ritenuti i referenti di Cosa Nostra a Roma e per questo sono indagati dalla procura di Roma per associazione a delinquere di stampo mafioso nell'ambito dell'inchiesta Mafia Capitale. Riscontri sul ruolo di Diotallevi e di De Carlo emergono anche da un'intercettazione del 2012.

La circostanza emerge in un decreto di autorizzazione di intercettazioni telefoniche nel quale Diotallevi, in passato accusato, ma poi assolto, di aver fatto parte della Banda della Magliana, viene indicato come appartenente a Cosa Nostra dal collaboratore Salvatore Cancemi che "riferisce anche in merito ai suoi rapporti con Pippo Calò". Degli stessi rapporti - si legge nella richiesta della procura nell'ambito dell'inchiesta Mafia Capitale - riferisce anche Francesco Marino Mannoia.