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ITALIA

Giudici riuniscono riti immediati in un solo processo

Mafia Roma, Buzzi chiede di patteggiare, no della Procura

Disposta dai giudici la riunificazione dei due giudizi immediati legati agli arresti effettuati nel dicembre del 2014 e del giugno 2015 e anche di quello a carico dell'ex dirigente Ama, Giovanni Fiscon

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di Silvia Balducci
La terza udienza nell'aula bunker del carcere di Rebibbia e' tutta per le questioni preliminari. Passaggi tecnici prima che si entri nel vivo con il dibattimento. I pubblici ministeri Ielo, Cascini e Tescaroli chiedono ed ottengono che i tre procedimenti vengano unificati: i due giudizi immediati legati agli arresti effettuati nel dicembre del 2014 e del giugno 2015 e anche quello a carico dell'ex dirigente Ama, Giovanni Fiscon (la cui posizione era stata stralciata in seguito alla richiesta di abbreviato, poi respinta). 

Per i legali di Buzzi e' l'occasione per ripresentare la richiesta di patteggiamento. Una mossa che potrebbe rivelarsi strategica se dovesse poi cadere l'accusa di associazione mafiosa in merito alla posizione di Buzzi. Patteggiamento che la procura continua a considerare inammissibile. Il legale dell'ex dirigente Ama Fiscon reitera invece la richiesta di abbreviato. 

Assistono in videoconferenza il presunto boss dell'organizzazione Massimo Carminati, e il ras delle cooperative Salvatore Buzzi, poi il braccio destro di Carminati Brugia e il manager Testa. Anche questa volta dietro le sbarre nell'aula bunker ci sono l'ex consigliere regionale Gramazio, l'ex ad Ama Panzironi, insieme ad una decina di altri imputati. In aula ci sono invece Tredicine, Pedetti e Figurelli, ai domiciliari. Assenti  Odevaine, e anche l'ex presidente del X municipio (Ostia) Tassone, che non si e' mai presentato in nessuna delle udienze svoltasi fin ora.

E proprio della situazione di Ostia hanno parlato in un incontro la presidente della Commissione antimafia Rosy Bindi e l'ex assessore alla Legalita' Alfonso Sabella. Bindi ha annunciato che il 3 dicembre sara' in missione, insieme a tutti i componenti della commissione, per verificare di persona la situazione del municipio. Da parte sua Sabella ha riportato di aver riscontrato moltissime violazioni nell'assegnazione delle 71 licenze balneari. "Ho fatto il gravissimo errore di rimandare tutto al primo ottobre, per non pregiudicare la stagione estiva - ha detto Sabella - poi i fatti di mafia capitale mi hanno impedito di portare a termine quel lavoro".