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ITALIA

Congresso Anm

Sabelli: "Strategia consapevole di delegittimazione contro di noi". Ermini, Pd: "Frasi ingenerose"

Al congresso dell'Anm, Sabelli respinge le accuse di corporativismo rivolte ai magistrati, denuncia la "timidezza" negli interventi a contrasto della corruzione e critica l'attenzione eccessiva sul tema delle intercettazioni

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Non c'è più lo scontro aperto ma resta la tensione tra politica e toghe, con  una "dinamica meno accesa nella forma ma più complessa". Il presidente dell'Anm Rodolfo Sabelli apre con questa denuncia il congresso dei magistrati italiani in corso a Bari, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolto con un lungo applauso al suo arrivo al teatro Petruzzelli.
Sabelli punta l'indice contro chi, con una "consapevole strategia di delegittimazione", ha raffigurato l'Anm come espressione di una "corporazione volta alla difesa dei propri privilegi". 

Il presidente dell'associazione nazionale magistrati non fa nomi ma è evidente il riferimento alle recenti polemiche con il premier sulle riforme del governo che hanno riguardato lo status dei magistrati.  Interventi definiti "discutibili nel merito, nel metodo e nei tempi, che hanno preceduto persino quelli delle riforme, tuttora irrealizzate, del processo e dell'organizzazione" e che, "unite a demagogiche semplificazioni", hanno aggravato "il diffuso malcontento" dei magistrati, già sofferenti per "il peso dei carichi di lavoro, delle crescenti  responsabilità e della carenza di risorse". 

Non sono mancate critiche per "eccessiva timidezza" negli interventi normativi per il contrasto alla corruzione, "incoerenti" con la scelta di aumentare le sanzioni per alcuni reati comuni, che sa invece di "cedimento a superficiali appetiti giustizialisti".
Contro la corruzione, strumento attraverso il quale "realtà mafiose si insinuano nel tessuto della pubblica amministrazione", sostiene Sabelli, occorre invece una "maggiore determinazione" e bisogna dotare magistrati e investigatori di "più penetranti strumenti di indagine e di prova". 

"Deludente" è anche il giudizio sul disegno di legge sulla prescrizione, così com'è negativa la riflessione sul tema delle intercettazioni che "ha finito con l'assumere una centralità che risulta persino maggiore dell'attenzione dedicata ai problemi strutturali del processo e a fenomeni criminali endemici".

L'intervento di Sabelli è stato ascoltato e applaudito dal Capo dello Stato Mattarella, che ha poi lasciato il teatro Petruzzelli per rientrare a Roma. 

La replica del responsabile Giustizia del Pd
"Bisogna fare attenzione a non fare confusione. Fino ad oggi né il Governo né il Parlamento hanno messo mano al sistema delle intercettazioni. Per questo alcune frasi sulla 'politica non attenta' ci appaiono ingenerose". Il responsabile Giustizia del Pd David Ermini risponde così alle parole del presidente dell'associazione nazionale magistrati Rodolfo Sabelli che stamattina, aprendo a Bari il congresso dell'Anm,  aveva parlato di "tensioni fra politica e toghe" e di una "consapevole strategia di delegittimazione" portata avanti nei confronti dei magistrati.

"Non è stata toccata nessuna delle attuali competenze degli organi inquirenti o di quelli giudicanti", ha puntualizzato. "Ci siamo preoccupati solo dell'aspetto legato alla pubblicità delle intercettazioni", ha concluso il responsabile Giustizia Dem. 

Ministro Orlando: critiche Anm non sono rivolte al Governo
 "Credo che la critica dell'Anm non sia rivolta al Governo o al Parlamento" ha affermato il ministro della Giustizia Andrea Orlando, precisando che "i provvedimenti per contrastare criminalità e corruzione o sono già stati approvati o sono in un iter ben più avanzato dell'intervento sulle intercettazioni".

Calderoli su facebook: "Pd attacca magistrati. A cosa si deve cambio di rotta?"
La presa di posizione del Partito democratico ha suscitato la reazione su facebook del vice presidente del Senato Roberto Calderoli (Lega): "Incredibile ma vero. Il pd attacca l'Anm. Mai successo in passato, quando anzi il Pd si ergeva a scudiero dei magistrati sempre e comunque. A cosa si deve questo cambio di rotta?" si chiede Calderoli. "Forse dopo tanti arresti di esponenti locali del Pd è cambiato il vento verso i magistrati? Oppure dietro questo improvviso nervosismo dei renziani ci sono le voci che girano nei corridoi dei palazzi romani su qualcosa che starebbe volteggiando minacciosamente sopra palazzo Chigi? Chissà... del  resto non si dice che la prima gallina che canta è quella che ha fatto l'uovo?"
 
L'intervento all'Anm di Padoan 
  "Quando ho letto i titoli riportati sui siti internet non mi sono ritrovato nel discorso del presidente Sabelli che avevo letto", ha affermato il ministro dell'Economia Piercarlo Padoan smorzando così le polemiche seguite all'intervento del presidente dell'Anm Sabelli. L'esponente del Governo Renzi nel pomeriggio è intervenuto di persona davanti alla platea di magistrati riuniti al teatro Petruzzelli di Bari.

"Le tasse devono scendere, la pubblica amministrazione deve essere più snella e la giustizia civile più rapida e più efficiente", ha detto il ministro, sottolineando l'importanza di "dare certezza alla durata dei governi rispetto al passato. C'è bisogno del massimo di quello che può dare la politica economica e del diritto per servire il Paese. Se si danno messaggi chiari si migliora la fiducia".

 "L'Italia sta affrontando una duplice sfida gigantesca", ha continuato Padoan e ha
chiarito: "La prima è uscire da una recessione che ha portato via dieci punti di Pil. La seconda è che l'Italia deve farlo liberandosi di un fardello di regole sbagliate. Individualmente le norme sono ben fatte ma quando vengono messe assieme per formare il quadro di riferimento nel quale si svolge l'attività economica di tutti i giorni, si rivelano d'ostacolo. E questo", ha puntualizzato l'esponente del Governo Renzi, "non ha nulla a che vedere con il sedicente conflitto tra politica e magistratura ma ha a che vedere con la necessità di identificare un sistema di riferimento nel quale si può migliorare il benessere di tutti".

Pisicchio: "Aprire nuova stagione nei rapporti fra politica e magistratura"
"Una nuova stagione nei rapporti tra politica e magistratura, senza più diffidenze e senza voglia di protagonismi" viene auspicata dal presidente del gruppo Misto alla Camera Pino Pisicchio: "L'ordine magistratuale è il presidio della legalità, la garanzia che le regole vengano rispettate da tutti. Meno magistrati che saltano il fosso per fare politica e meno politici che finiscono nelle aule dei tribunali come imputati aiuterebbero molto".