MONDO
Mailgate, sotto accusa Kushner e Ivanka Trump
La Casa Bianca ha avviato un'inchiesta sull'utilizzo di account privati per inviare mail riguardanti attività governative da parte di alcuni dei suoi alti funzionari.
Lo scandalo che ha affossato Hillary Clinton ora si ritorce contro la Casa Bianca. Il sito d'informazione Politico ha svelato che è stata avviata un'indagine interna sull'utilizzo di account privati di posta elettronica per questioni di lavoro.
Nomi eccellenti
Tra le figure eccellenti che avrebbero fatto ricorso ad email private Jared Kushner, genero e consigliere del presidente Donald Trump,e altri rappresentanti di spicco dell'amministrazione compresa la figlia del presidente Ivanka. L'indagine, che potrebbe durare qualche settimana, accerterà anche eventuali collegamenti con l'inchiesta sul Russiagate, ovvero sulle possibili interferenze del Cremlino nel processo elettorale Usa. Presenti nell'indagine anche i nomi dell'advisor economico di Trump Gary Cohn, l'ex capo stratega Steve Bannon e l'ex capo di gabinetto Reince Priebus.
Come Hillary
La mente corre naturalmente alla Clinton e allo scandalo che ha in parte minato la forza della sua candidatura a prima donna presidente degli Stati Uniti. Un errore riconosciuto dalla stessa ex segretario di Stato e su cui Trump ha sempre martellato senza sosta, facendone il suo cavallo di battaglia. Lo slogan repubblicano era "Lock her up”, "Rinchiudetela", ripreso quotidianamente su Twitter. Anche l'Fbi si era pronunciata sul fatto: "Non ha commesso alcun reato, ma è stata molto imprudente".
Nomi eccellenti
Tra le figure eccellenti che avrebbero fatto ricorso ad email private Jared Kushner, genero e consigliere del presidente Donald Trump,e altri rappresentanti di spicco dell'amministrazione compresa la figlia del presidente Ivanka. L'indagine, che potrebbe durare qualche settimana, accerterà anche eventuali collegamenti con l'inchiesta sul Russiagate, ovvero sulle possibili interferenze del Cremlino nel processo elettorale Usa. Presenti nell'indagine anche i nomi dell'advisor economico di Trump Gary Cohn, l'ex capo stratega Steve Bannon e l'ex capo di gabinetto Reince Priebus.
Come Hillary
La mente corre naturalmente alla Clinton e allo scandalo che ha in parte minato la forza della sua candidatura a prima donna presidente degli Stati Uniti. Un errore riconosciuto dalla stessa ex segretario di Stato e su cui Trump ha sempre martellato senza sosta, facendone il suo cavallo di battaglia. Lo slogan repubblicano era "Lock her up”, "Rinchiudetela", ripreso quotidianamente su Twitter. Anche l'Fbi si era pronunciata sul fatto: "Non ha commesso alcun reato, ma è stata molto imprudente".