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ITALIA

Elaborazioni su dati dell’European Severe Weather Database

Maltempo. Coldiretti: Milioni di danni a ulivi, vigne, ortaggi e riso

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Malghe e pascoli abbandonati in tutta fretta con il bestiame per l’arrivo della neve sulle Dolomiti fino a Cortina, ma lungo la Penisola il maltempo ha sradicato lesionato edifici rurali, sradicato piante, divelto serre, allagato campi e stalle, spogliato uliveti e vigneti, rovinato frutta e ortaggi e distrutto coltivazioni di riso in piena raccolta con il lavoro di un intero anno andato perduto nelle aziende agricole con milioni di danni. È questo il bilancio della Coldiretti che ha tracciato la prima mappa degli effetti dell’ultima ondata di maltempo in un mese di settembre segnato da una media di oltre 3 tempeste al giorno lungo la Penisola tra nubifragi, tornado, bombe d’acqua, grandinate, vento forte e addirittura l’arrivo della neve sulle montagne, secondo le elaborazioni su dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).

Il maltempo ha colpito a macchia di leopardo da nord a sud del Paese con manifestazioni violente che - sottolinea la Coldiretti - hanno devastato le campagne dove è in pieno svolgimento la vendemmia ma anche la raccolta di mele, pere e sta iniziando quella delle olive e del riso che ha subito un violento nubifragio con bombe d’acqua, vento e grandine proprio tra Pavia e Novara dove si produce oltre la metà della produzione made in Italy. Ma danni si contano lungo tutto lo stivale dal Piemonte dove i viticoltori hanno deciso di anticipare la vendemmia dei Nebbioli alla Lombardia con campi di mais distrutti e stalle e fienili allagati mentre in Veneto un fortunale - precisa la Coldiretti - si è abbattuto sulle coltivazioni di kiwi e sull'uva non ancora vendemmiata mentre chicchi di ghiaccio grandi come noci hanno distrutto gli ortaggi nei campi.

Non sono state risparmiate le regioni del centro Italia ma in grande difficoltà anche le campagne del meridione dove il forte maltempo che si è abbattuto sulla provincia di Salerno ha divelto alberi secolari nell’agro sarnese nocerino dove ci sono anche serre scoperchiate dal forte vento mentre in Puglia grandinate e  nubifragi improvvisi con raffiche di vento hanno strappato via le olive degli alberi e l’uva da tavola, affogando gli ortaggi tardivi in pieno campo.

La violenza del meteo - evidenzia la Coldiretti - è il risultato dell’enorme energia termica accumulata nell’atmosfera in un anno che è stato fino adesso di oltre un grado (+1,05 gradi) superiore alla media storica classificandosi in Italia al secondo posto tra i più bollenti dal 1800, sulla base dell’analisi Coldiretti su dati Isac Cnr relativi ai primi otto mesi dai quali si evidenzia anche la caduta di circa il 25% di pioggia in meno nonostante il moltiplicarsi di nubifragi e grandinate.

Siamo di fronte - continua la Coldiretti - alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con grandine di maggiori dimensioni, una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.

Vere e proprie bombe d’acqua si abbattono - sottolinea la Coldiretti - su un territorio reso fragile dal dissesto idrogeologico con 7275 i comuni italiani complessivamente a rischio per frane o alluvioni (il 91,3% del totale). Una situazione aggravata dal fatto che - conclude la Coldiretti - negli ultimi 25 anni si è perso in Italia il 28% della superficie agricola utilizzabile in Italia, ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari, a favore di asfalto e cemento.