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MONDO

Una rete dietro al kamikaze

Manchester, cellula del terrore è ancora attiva: Abedi lavorava da un anno, piano per un'altra bomba

 E dopo lo sdegno e la rottura senza precedenti le autorita' britanniche hanno ripreso a condividere le informazioni con gli Stati Uniti: lo ha annunciato Mark Rowley, numero 2 di Scotland Yard, responsabile dell'unita' nazionale antiterrorismo

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Tutt'altro che un lupo solitario. Salman Abedi era solo una maglia di una rete che ogni giorno sembra più articolata e più minacciosa. E che non sembra affatto neutralizzata.

Gli arresti delle scorse ore, pur definiti "importanti" dalla polizia nelle indagini sull'attacco kamikaze di lunedi' alla Manchester arena, non significano che l'intera cellula che si presume abbia assistito l'attentatore Salman Abedi sia stata sgominata. Lo scrive il Guardian citando fonti investigative e svelando che alcuni complici "sono ancora a piede libero".

Mentre il Telegraph riferisce che il materiale ritrovato nel 'covo' del terrorista a Manchester conferma i timori di piani gia' pronti per "una seconda bomba".

 Abedi si preparava ad agire da almeno "un anno", scrive  il Times, sulla base di notizie investigative stando alle quali il 22enne figlio di ex rifugiati politici libici avrebbe creato mesi fa un fondo bancario inattivo, da utilizzare per acquistare il materiale necessario a confezionare l'ordigno della strage. e affittato da tempo l'appartamento individuato ora come covo e luogo di assemblaggio della bomba.

Londra riapre il canale di intelligence con Washington
E dopo lo sdegno e la rottura senza precedenti le autorita' britanniche hanno ripreso a condividere le informazioni con gli Stati Uniti: lo ha annunciato Mark Rowley, numero 2 di Scotland Yard, responsabile dell'unita' nazionale antiterrorismo. 

"Sebbene di solito non commentiamo gli accordi di condivisione delle informazioni con le organizzazioni internazionali vogliamo sottolineare che, dopo aver ricevuto nuove assicurazioni, stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri partner chiave in tutto il mondo, inclusi tutti quelli dell'alleanza di intelligence cosiddetta dei "cinque occhi" (five eyes), ha detto Rowley in una dichiarazione.    Five eyes e' un'alleanza di condivisione di informazioni sensibili che include gli 007 di Gb, Usa, Australia, Canada e Nuova Zelanda.


Trump: "Gravi le rivelazioni alla stampa, responsabili saranno puniti" 
"La presunta fuga di notizie provenienti dalle agenzie del governo è molto preoccupante". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in una nota diffusa dalla Casa Bianca. Le parole del presidente americano fanno riferimento alle notizie sulle indagini legate all'attentato di Manchester che sarebbero state diffuse dagli Stati Uniti, facendo infuriare Londra.Trump ha
ordinato una indagine interna al dipartimento di Giustizia e a tutte le altre agenzie più importanti, sostenendo che i responsabili saranno giudicati davanti alla legge.
Ieri il silenzio per le vittime
Il Regno Unito ha osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime dell'attentato di Manchester.






La regina all'ospedale in visita ai feriti
La regina Elisabetta è andata all'ospedale pediatrico di Manchester per visitare alcuni feriti nell'attacco all'Arena. 




Stato di massima allerta
Il governo ha dato il via a un'operazione di sicurezza, preparata dopo l'attacco di Parigi del 13 novembre 2015 in cui un commando di Isis massacrò 130 persone, che prevede lo schieramento di fino a 3.800 soldati nelle strade del Regno Unito. I primi 1.000 sono stati posizionati nelle zone sensibili di Londra.