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POLITICA

Manovra 2018

Approvato il decreto fiscale. Rottamazione bis per cartelle esattoriali

Lunedì la legge di Bilancio approda in Consiglio dei ministri. Il decreto fiscale contiene una norma contro le scalate ostili, la proroga ed il rifinanziamento del prestito ponte per Alitalia. In definizione il 'golden power' su Telecom Italia-Vivendi
 

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di Tiziana Di Giovannandrea
La riapertura dei termini per la rottamazione delle cartelle esattoriali  e delle liti con il Fisco è probabilmente il provvedimento più atteso del Decreto fiscale approvato, salvo intese, dal Consiglio dei Ministri. Il Decreto contiene alcune disposizioni di carattere fiscale ed anticipa la legge di Bilancio 2018 che il governo ha intenzione di presentare lunedì prossimo per poter essere inoltrato a Bruxelles e poter iniziare l'esame da parte delle Camere. Il nuovo termine per la rottamazione delle cartelle esattoriali è stato fissato al prossimo 30 novembre.

Il provvedimento riguarda una vasta platea di contribuenti e dovrebbe assicurare alle casse dello Sttao circa 1,5 miliardi di euro. Si vuole rimettere in gioco tutti coloro che sono rimasti esclusi dalla prima rottamazione e coloro che hanno ricevuto una cartella esattoriale nel 2017. La riapertuta della sanatoria delle liti pendenti dovrebbe valere 250 milioni. La prima sanatoria, prevista dalla manovra correttiva di aprile, è terminata il 2 ottobre.

E' stata il Ministro dei Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, ad annunciare l'approvazione del Decreto fiscale. Pier Carlo Padoan, Ministro dell'Economia, non è stato presente alla riunione perché inpegnato con  il Fondo Monetario Internazionale a Washington.

Nel decreto fiscale collegato alla manovra, approvato salvo intese dal Consiglio dei ministri, c'è la norma anti scalate. Si tratta di una norma a carattere generale che non riguarda alcun caso specifico. La formula 'salvo intese' permette ritocchi al documento prima che passi alle Camere.

Nella riunione del governo non è stata discussa la proposta ministeriale per l'esercizio del 'golden power', cioè dei poteri speciali  da esercitare nel caso di aziende ritenute strategiche come nel caso di Telecom Italia a guida Vivendi. La regolamentazione è  in via di definizione ed il tema potrebbe essere affrontato nel prossimo Cdm. 

C'è anche la proroga della scadenza ed il rifinanziamento con l'aggiunta di 300 milioni del prestito ponte da 600 milioni per Alitalia, nel decreto fiscale approvato dal Consiglio dei ministri. Il finanziamento era stato concesso dal Governo alla compagnia aerea lo scorso 2 maggio ed era restituibile entro 6 mesi. La scadenza era fissata quindi all'inizio di novembre ma è stata prorogata a settembre 2018. 

Da Washington, intanto, a margine dei lavori dell'Fmi il Ministro dell' Economia Padoan si mostra fiducioso. "La Legge di Bilancio è compatta ed efficace. Il Parlamento è sempre un momento importante di confronto" ha detto il titolare di Via XX Settembre rispondendo a chi chiedeva se non tema un "assalto alla diligenza" durante il passaggio parlamentare della manovra.