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POLITICA

Manovra, pressing di Di Maio: "Pretendo che Tria trovi le risorse"

"Gli italiani in difficoltà non possono più aspettare, un ministro dell'Economia serio i soldi li deve trovare" afferma il vicepremier. "Pronto ddl per tagliare 345 parlamentari"

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Il leader M5S, Luigi Di Maio, in pressing su Tria sulla manovra: "Nessuno ha chiesto le dimissioni del ministro Tria, ma pretendo che il ministro dell'Economia di un governo del cambiamento trovi i soldi per gli italiani che momentaneamente sono in grande difficoltà. Gli italiani in difficoltà non possono più aspettare, lo stato non li può più lasciare soli e un ministro serio i soldi li deve trovare", afferma il vicepremier, che in serata, ospite alla trasmissione di La7 Dimartedì, annuncia: "Abbiamo fatto una riunione con la Lega" e "la prossima settimana presentiamo una proposta di legge costituzionale per tagliare 345 parlamentari". Si otterrano così, ha aggiunto, "risparmi per 100 milioni di euro l'anno". .

Pressing dunque del M5s sulla manovra, a cominciare dal suo cavallo di battaglia: il reddito di cittadinanza. Sulla manovra, infatti, il movimento non vuole fare passi indietro su misure di bandiera. L'intenzione non è di sforare il 3% ma, se necessario, è forte spinta ad andare anche oltre 1,6% come estrema ratio.

L'Iva non si tocca
Ospite ad Agorà Rai Tre, Claudio Borghi, presidente della commissione Bilancio della Camera, ha confermato che l'Iva non si tocca. "Si, perché per Tria, secondo lui, sono teorie rispettabili, alzando l'Iva e abbassando altre tasse alla fine il risultato è che si stia meglio. Magari ha ragione, non lo so. Però noi nel contratto di governo abbiamo scritto chiaramente che l'IVA non aumenta". "Io penso - argomenta - che i cittadini non gradirebbero affatto vedere come prima misura alzare l'Iva, che impatta in maniera abbastanza pesante sulla vita di tutti i cittadini e anche sui consumi di base. Per cui l'Iva non si tocca".

Tria: priorità a investimenti, riduzione tasse per la classe media e lotta alla povertà
Il Governo deve "recuperare un 30% di investimenti pubblici venuti meno negli ultimi anni", ha affermato il ministro dell'Economia, Giovanni tria, al Forum Blooomberg di Milano spiegando che "gli investimenti pubblici debbono tornare a essere il 3% del Pil nel breve termine".

Secondo Tria, "bisogna andare oltre la flat tax riducendo il carico fiscale sulla classe media". "Siamo a uno studio molto avanzato - ha spiegato - che ridurrà il carico fiscale sulla classe media, mantenendo il budget gestibile".