ECONOMIA
Buenos Aires
Manovra, Moscovici: "Con l'Italia clima cambiato, ma servono fatti"
"Porta aperta al dialogo, ma non c'è tempo da perdere- dice il commissario europeo per gli affari economici e monetari a margine del G20 di Buenos Aires- "l'Italia deve ridurre deficit e debito"
"Sono ottimista", vedo "segnali che mi fanno pensare che ora sia possibile", dove "c'è la volontà c'è la soluzione". Lo ha detto il commissario europeo per gli affari economici e monetari Pierre Moscovici, rispondendo alla domanda se l'Italia possa ancora evitare laprocedura di infrazione a causa della manovra. "I toni sono cambiati, il clima è cambiato - ha aggiunto - ma ora abbiamo bisogno di azioni decisive".
Porta aperta al dialogo
Moscovici ha ribadito oggi che il deficit previsto nel bilancio del governo "è contrario alle regole concordate nella Ue" e che "è ciò che stiamo discutendo nel dialogo in corso". "La porta è aperta al dialogo - ha proseguito - ma c'è la necessità di una riduzione di deficit e debito, anche perché non crediamo che questo possa portare a un aumento dell'occupazione" in Italia.
Il commissario ha assicurato che "la porta è aperta al dialogo" e che "questa non è una frase formale, vista la cena, a cui ho partecipato, fra Jean-Claude Juncker e il presidente del consiglio Giuseppe Conte, e l'incontro di ieri con il ministro delle Finanze, Giovanni Tria". L'opinione comune, ha proseguito, "è che fra Ue e Italia non ci debba essere crisi. Ciò non sarebbe nell'interesse di nessuno, perché l'Italia è un Paese centrale della Comunità". "La porta è aperta - ha concluso - ma la palla è nel campo dell'Italia, che deve apportare modifiche al suo bilancio".
Porta aperta al dialogo
Moscovici ha ribadito oggi che il deficit previsto nel bilancio del governo "è contrario alle regole concordate nella Ue" e che "è ciò che stiamo discutendo nel dialogo in corso". "La porta è aperta al dialogo - ha proseguito - ma c'è la necessità di una riduzione di deficit e debito, anche perché non crediamo che questo possa portare a un aumento dell'occupazione" in Italia.
Il commissario ha assicurato che "la porta è aperta al dialogo" e che "questa non è una frase formale, vista la cena, a cui ho partecipato, fra Jean-Claude Juncker e il presidente del consiglio Giuseppe Conte, e l'incontro di ieri con il ministro delle Finanze, Giovanni Tria". L'opinione comune, ha proseguito, "è che fra Ue e Italia non ci debba essere crisi. Ciò non sarebbe nell'interesse di nessuno, perché l'Italia è un Paese centrale della Comunità". "La porta è aperta - ha concluso - ma la palla è nel campo dell'Italia, che deve apportare modifiche al suo bilancio".