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POLITICA

La decisione presa dal Cdm

Manovra, Palazzo Chigi precisa: lo stop al numero chiuso per studiare Medicina "non subito"

Dopo l'errore nella nota del Cmd che parlava di abolizione del numero chiuso la precisazione del governo: "Obiettivo politico di medio periodo". Il ministro dell'Istruzione precisa: "Stiamo lavorando a un percorso graduale per allargare il numero degli ammessi"

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"Voglio essere sincero, a me non risulta questa cosa. Farò le dovute verifiche ma non mi risulta nulla di simile". L'ha detto il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti commentando a margine di una conferenza stampa la notizia secondo la quale nel corso del Consiglio dei ministri di ieri sera sarebbe stato abolito il numero chiuso per la facoltà di Medicina. "Stiamo lavorando - ha poi aggiunto - per allargare il numero degli ammessi: sarà un percorso graduale, ma si farà".

Palazzo Chigi: stop numero chiuso non subito
"In merito al superamento del numero chiuso per l'accesso alla facoltà di Medicina, la presidenza del Consiglio precisa che si tratta di un obiettivo politico di medio periodo per il quale si avvierà un confronto tecnico con i ministeri competenti e la Conferenza dei Rettori delle università italiane, che potrà prevedere un percorso graduale di aumento dei posti disponibili, fino al superamento del numero chiuso". E' quanto si legge in una nota di palazzo Chigi, che corregge quanto scritto nel comunicato del Cdm. 

Nota ufficiale Bussetti-Grillo: no abolizione, ma aumento graduale degli ammessi
"I Ministri Bussetti e Grillo hanno chiesto in sede di Consiglio dei Ministri di aumentare sia gli accessi sia i contratti delle borse di studio per medicina". In una nota ufficiale congiunta i due ministri correggono il tiro sul testo diffuso dopo il Cdm di ieri che indicava l'abolizione del numero chiuso. "E' un auspicio condiviso da tutte le forze di maggioranza che il Governo intende onorare - si legge poi - Si tratta chiaramente di un percorso da iniziare già quest'anno per gradi. Per assicurare l'aumento dei posti disponibili e avviare un percorso condiviso, a breve sarà convocata una prima riunione con tutti i soggetti interessati a cominciare dalla Crui".

Dell'abolizione del numero chiuso se n'era parlato, ma non era stato annunciato come un provvedimento imminente addirittura inserito nella manovra economica del governo. E invece ieri al termine del Consiglio dei Ministri che ha varato il decreto fiscale e disegno di legge sul bilancio di previsione dello Stato per il 2019 ecco che è spuntata anche questa misura: "Si abolisce il numero chiuso nelle Facoltà di Medicina, permettendo così a tutti di poter accedere agli studi", è scritto nel testo.

Una scelta che dovrebbe riguardare migliaia di studenti che, finora, hanno dovuto cimentarsi con un test (molto contestato) per accedere alle facoltà di Medicina di tutta Italia. Il numero chiuso  ha sempre suscitato molte polemiche tra i fautori - in genere rettori universitari - e contestatori, soprattutto in questo caso famiglie e associazioni degli studenti che spesso hanno denunciato un eccesso di difficoltà e l'inadeguatezza dei quiz. Di certo c'è che - ad esempio - solo quest'anno gli aspiranti camici bianchi sono stati 66.907 (erano 62.695 nel 2016) e i posti disponibili a Medicina e Odontoiatria circa diecimila: praticamente solo uno su 7 ce l’ha fatta. 

II ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, aveva parlato in passato di revisione e allargamento del numero dei candidati, ma la nota diffusa al termine del Cdm ha parlato di "abolizione del numero chiuso" e questo ha subito suscitato reazioni. 

Chirurghi: stop a numero chiuso senza fondi è boomerang
"Ci aspettavamo un intervento importante del governo nel campo della formazione dei medici, ma l'abolizione del numero chiuso per l'accesso alle facoltà di Medicina, senza un congruo aumento delle borse di specializzazione rischia di essere un boomerang". Lo afferma il presidente Acoi (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani) Pierluigi Marini. "I giovani laureati in medicina che non entreranno nelle scuole di specializzazione si troveranno in una sorta di imbuto: non potranno accedere ai concorsi pubblici e dovranno per forza di cose cercare lavoro all'estero. Se non si aumentano le borse di specializzazione assisteremo ad una nuova fuga di cervelli all'estero".

Udu: ok all'abolizione ma non sia solo uno slogan
"Si parla di eliminazione del numero chiuso a Medicina: bene l'intenzione, sosteniamo da anni che l'attuale sistema di accesso vada superato. Ma non si dice in quale modo, non si fa un minimo accenno alla copertura economica e agli investimenti che si devono fare per attuare una simile manovra da subito. Così  facendo si rischia solo di mandare in tilt le Università. Oltretutto si parla solo di medicina, dimenticando altri corsi di studio, come ad esempio architettura, dove la barriera di accesso all'entrata deve essere eliminata subito in quanto i richiedenti sono addirittura inferiori rispetto ai posti disponibili".