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MONDO

Argentina

Maradona. L'autopsia rivela: il cuore pesava il doppio

Secondo i medici forensi il campione soffriva di "cardiomiopatia dilatativa". Le perizie inizieranno mercoledì in diversi laboratori argentini

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Il sangue, le urine e i tamponi nasali prelevati durante l'autopsia, insieme al cuore completo di Diego Armando Maradona, il cui peso era il doppio di quello normale, saranno analizzati domani in diversi laboratori argentini come parte delle perizie complementari richieste dai medici forensi che hanno eseguito l'autopsia. 

Lo hanno riferito fonti giudiziarie citate dall'agenzia di stampa statale Telam. Si tratta di studi tossicologici, attraverso i quali si cercherà di determinare se Maradona avesse tracce di alcol, droghe o qualche altra sostanza nel corpo nelle ore precedenti la sua morte, e analisi istopatologiche, che studiano gli organi e tessuti.

La maggior parte delle perizie degli esperti inizierà mercoledì presso la sede della Soprintendenza della Polizia Scientifica nella città di La Plata. Lì, la sezione di patologia lavorerà sul cuore di Maradona che, secondo quanto osservato dai medici forensi che hanno eseguito l'autopsia, soffriva di "cardiomiopatia dilatativa" e pesava più di 500 grammi, quasi il doppio del peso di un cuore normale. 

Nello stesso laboratorio, domani inizieranno anche le analisi dei campioni di urina, sangue e tamponi nasali prelevati dall'autopsia per gli studi tossicologici. Le fonti della magistratura hanno chiarito che questo mercoledì non si conoscerà il risultato di nessuno degli studi, nemmeno quelli che verranno effettuati sui prelievi di urina e sangue, che solitamente sono i primi a essere ottenuti.