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ITINERARI

Promossa la Sardegna, bocciata la Sicilia

Mare. Legambiente: "Inquinato un punto ogni 62 km di costa"

Il dato presentato dal laboratorio mobile Goletta Verde.  "L'inquinamento rilevato - ha dichiarato Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente - è causato essenzialmente da scarichi non depurati che attraverso fiumi, fossi e piccoli canali si riversano direttamente in mare"

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Isola di Budelli, arcipelago della Maddalena in Sardegna (Ansa)
Roma
Ogni 62 chilometri di costa c'è un punto di mare inquinato. E' l'allarme lanciato dal laboratorio mobile di Goletta Verde, di Legambiente, che ha analizzato 266 campioni di acqua, scoprendo - nel 45% dei casi - cariche batteriche superiori ai limiti imposti dalla normativa. I risultati, presentati oggi a Roma dall'associazione ambientalista, promuovono la Sardegna mentre 'bocciano' Sicilia, ma anche le Marche e l'Abruzzo. Le principali criticità sono state riscontrate solo in corrispondenza di foci di fiumi o canali. In Sicilia più della metà dei punti controllati - ben 14 su 26 - sono risultati inquinati o fortemente inquinati.

Pochi problemi per le regioni che affacciano sull'Adratico, mentre le situazioni maggiormente critiche si sono registrate lungo le coste di Marche e Abruzzo, penalizzate anche dall'elevato numero di corsi d'acqua, canali e fossi che sfociano in mare. A livello complessivo, la metà dei 120 punti inquinati si trova presso spiagge, quasi sempre libere. Il 49% dei punti, sottolinea l'associazione, risulta non campionato dalle autorità competenti, cioè non sottoposto a controlli sanitari, e il 38% risulta balneabile sul Portale delle Acque del ministero della Salute, mentre solo 14 punti sono vietati alla balneazione.

"L'inquinamento rilevato da Goletta Verde è causato essenzialmente da scarichi non depurati che attraverso fiumi, fossi e piccoli canali si riversano direttamente in mare. Una conseguenza diretta della mancanza di un trattamento di depurazione adeguato, che ancora riguarda il 42% degli scarichi fognari del nostro Paese", ha dichiarato Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente. 

Nel 2014 - afferma ancora l'associazione -  le infrazioni accertate dalle forze dell'ordine e dalle capitanerie di porto per reati inerenti al mare e alla costa sono state 14.542, circa 40 al giorno, 2 per ogni chilometro di costa, lievemente in crescita rispetto alle 14.504 infrazioni del 2013.