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POLITICA

Il giorno dopo le dimissioni è iniziato con la celebrazione di un matrimonio

Roma, Marino: "Ho 20 giorni per ripensarci". Prima delle dimissioni stacca assegno da 20mila euro

Marino ha firmato e consegnato alla ragioneria del Comune di Roma l'assegno che copre tutte le spese di rappresenta sostenute con la 'sua' carta di credito comunale dalla sua elezione. Il sindaco dimissionario rimarrà in carica per 20 giorni per le attività di ordinaria amministrazione. Il suo sfogo in un'intervista: "Pur di cacciarmi mi avrebbero messo la cocaina in tasca". Intanto si scatena il totonomi per il dopo-Marino

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Il sindaco Ignazio Marino, come promesso, ieri mattina - e quindi prima delle dimissioni ma in pieno pressing da parte del Pd - ha firmato e consegnato alla ragioneria del Comune di Roma l'assegno che copre tutte le spese di rappresenta sostenute con la 'sua' carta di credito comunale dalla sua elezione in poi, per una cifra pari a poco meno di 20.000 euro. E' quanto si apprende dal Campidoglio. "L'impegno mantenuto - sottolineano - è stato tenuto distante dalla questione politica delle dimissioni".

"Sto molto bene"
All'indomani delle dimissioni da sindaco Marino ha commentato: "Sto molto bene". Il day after è iniziato con la celebrazione di un matrimonio in Campidoglio.

Dimissioni protocollate: la Giunta scade il 29 ottobre
La presidente dell'Aula Valeria Baglio "ha annunciato cinque minuti fa che le dimissioni del sindaco sono state protocollate". Lo ha detto il vicesindaco uscente Marco Causi, che ha confermato che a partire da oggi inizia il decorso dei 20 giorni entro i quali la Giunta decadrà e dovrà essere indicato il Commissario che gestirà la transizione. I termini scadono quindi il 29 ottobre prossimo.

Si scatena il totonomi per il dopo-Marino
Intanto si scatena il totonomi per il dopo-Marino, che rimarrà in carica 20 giorni per svolgere le attività di ordinaria amministrazione prima dell'arrivo di un commissario nominato dal prefetto. Salvini lancia la Meloni, "mi piacerebbe se si candidasse, ma non esiste una sola candidatura" ha dichiarato il leader del Carroccio ad Agorà. "La Lega correrà per la prima volta a sindaco di Roma. Marino ormai era una macchietta". 

Lo sfogo di Marino in un'intervista a La Stampa
Dopo una giornata di pressing terminata con le dimissioni del primo cittadino, Marino si è sfogato in un'intervista a La Stampa. "Se non fossero arrivati questi scontrini, prima o poi avrebbero detto che avevo i calzini bucati o mi avrebbero messo della cocaina in tasca". Rivela: dieci consiglieri su diciannove del Pd erano contrari alle mie dimissioni. Rivendica di aver "rotto le uova nel paniere del consociativismo politico", ricorda che "Roma sarà parte civile nel processo di Mafia Capitale. Noi abbiamo tagliato le unghie a chi voleva mettere le mani sugli affari" e ora si augura che "chi verrà dopo di me non riporti Roma indietro".



Resta il "giallo" dei 20 giorni che Marino, nel suo lungo messaggio di ieri, si è preso per poter ritirare le dimissioni. "Tutto il mio impegno ha suscitato una furiosa reazione – le paorle di Marino - Sin dall'inizio c'è stato un lavorio rumoroso nel tentativo di sovvertire il voto democratico dei romani. Questo ha avuto spettatori poco attenti anche tra chi questa esperienza avrebbe dovuto sostenerla. Oggi quest'aggressione arriva al suo culmine. Ho tutta l'intenzione di battere questo attacco e sono convinto che Roma debba andare avanti nel suo cambiamento. Ma esiste un problema di condizioni politiche per compiere questo percorso. Queste condizioni oggi mi appaiono assottigliate se non assenti. Per questo ho compiuto la mia scelta: presento le mie dimissioni. Sapendo che queste possono per legge essere ritirate entro venti giorni. Non è un'astuzia la mia: è la ricerca di una verifica seria, se è ancora possibile ricostruire queste condizioni politiche".

Tra lunedì e martedì riunione giunta sul Giubileo. Causi: no discontinuità
"Dovremmo avere una seduta di giunta tra lunedi' e martedi', perche' continuiamo a lavorare soprattutto per mettere in campo gli interventi programmati per Giubileo, di manutenzione urbana e dei trasporti". Lo ha detto il vicesindaco di Roma, Marco Causi, arrivando in Campidoglio. In particolare, dobbiamo "definire il piano investimenti per la manutenzione delle infrastrutture di metro, tram e autobus", stanziando "i primi 10 milioni di euro dei primi 50 milioni stanziati dal Governo, cui voglio chiedere di continuare a lavorare insieme per sbloccare il patto per ulteriori 30 milioni", ha aggiunto Causi, concludendo: "dobbiamo garantire piena continuita' dell'azione amministrativa, per non far pagare questa crisi alla citta', soprattutto per gli interventi per il Giubileo".

"Non vogliamo dare discontinuità alla amministrazione soprattutto per la messa in campo di interventi urgenti per il Giubileo, sia per interventi di manutenzione urbana sia per le manutenzioni di materiale ferroviario e metropolitano di tram e autobus, e sicuramente per questi secondi interventi vorremmo fare una riunione urgente lunedì o martedì per definire le risorse destinate alle manutenzioni", ha aggiunto.