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POLITICA

Riordino necessario

Giustizia. Cartabia: "Riforme anche in tema tributario"

Gruppo di lavoro con il Mef per modifiche alla giustizia tributaria. Sulle riforme necessario "non vanificare il lavoro del precedente Governo"

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di Tiziana Di Giovannandrea
Primo intervento in Parlamento della neo Guardasigilli, Marta Cartabia, che ha parlato davanti alla Commissione Giustizia della Camera.

Nella sua audizione, durata circa un'ora, ha evidenziato come sulla giustizia occorra "affrontare il lascito del precedente governo, verificare quanto può essere salvato e implementato. Il lavoro svolto non va vanificato ma arricchito senza trascurare le proposte dell'opposizione". Tra le priorità indicate dalla titolare di Via Arenula ci sono: la riorganizzazione della macchina amministrativa, la valorizzazione del personale, la digitalizzazione, l'edilizia giudiziaria e l'architettura penitenziaria, specificando che "la prossima settimana presenteremo emendamenti ai testi già incardinati" per le riforme.

Cartabia ha spiegato come saranno affrontati: "I problemi più urgenti e improcrastinabili" e "nella misura in cui ci sarà condivisone e supporto del Parlamento" si contribuirà "a rispondere almeno ad alcune domande di giustizia che ardono in vari ambiti del nostro Paese". Indicando come problemi improcrastinabili: riforma della giustizia civile, riforma della giustizia penale, riforma dell'ordinamento giudiziario e del Consiglio Superiore della Magistratura

La Guardasigilli, illustrando le sue linee programmatiche alla Commissione Giustizia della Camera, ha posto all'attenzione degli auditori, in particolare, il tema della giustizia tributaria. "Ci sarà da affrontare un capitolo di riforme in tema tributario. Secondo stime recenti, alla fine del 2020 pendevano più di 50mila ricorsi e sotto il profilo qualitativo si osserva che la Cassazione procede spesso all'annullamento. Sotto il profilo temporale ci sono temi di attesa in Cassazione che superano i due anni. Si deve quindi intervenire perché ancora vi è molto da fare. Si insedierà un gruppo di lavoro con il Mef per modifiche alla giustizia tributaria".

Inoltre Cartabia ha posto in risalto le lacune negli ambiti della famiglia e dei minori dicendo come merita "particolare attenzione l'area della giustizia di famiglia e minorile, nella quale la normativa vigente registra una serie di perduranti lacune e profili problematici di non poco momento, tra i più evidenti dei quali possono individuarsi quelli legati alla frammentazione delle tutele e all'assenza di una disciplina organica per il processo minorile". 

In riferimento al rinnovo del Consiglio Superiore della Magistratura ha indicato le strade da seguire contro le logiche spartitorie: "Scoraggiare le logiche spartitorie che poco si addicono" alla natura di organo di rilevanza costituzionale del Csm, anche attraverso il "rinnovo parziale" dell'organo di governo della magistratura. "Ogni 2 anni potrebbero essere rinnovati la metà dei laici e dei togati", ha detto la ministra, spiegando che un intervento del genere servirebbe oltre che a combattere le logiche correntizie a dare "maggiore continuità" allo stesso Csm.

Per quanto riguarda il nodo della prescrizione Marta Cartabia ha evidenziato come il problema si risolve con processi rapidi: "Un processo dalla durata ragionevole risolverebbe il nodo della prescrizione relegandola a evento eccezionale, lontano da strumenti mediatici per l'effettiva tutela della presunzione di non colpevolezza".