SALUTE
Martedi 19 maggio sciopero nazionale medici pediatri e guardie mediche
Questa sera sindacati convocati al Ministero della Salute per tentare la revoca in extremis
Roma
“Io non vado col primo che capita” è lo slogan che accompagnerà lo sciopero dei medici di medicina generale, i medici di famiglia: assieme a loro niente guardie mediche e neppure i pediatri, saranno disponibili per l'intera giornata. Il cuore della protesta sta nel ventilato accorpamento degli studi con la creazione degli Aft, le Aggregazioni funzionali territoriali, ambulatori dove gli specialisti assisteranno a turno i pazienti: si risparmierebbe e il malato avrebbe a disposizione un piccolo ambulatorio, sostengono le Regioni, anche considerando che i 46mila medici di famiglia oggi hanno in media 1143 malati ciascuno, decisamente troppi per seguirli davvero.
Peggio ancora se la passano i pediatri di famiglia, è vero che hanno "solo" 870 bambini a testa, ma i loro piccoli malati sono tutti assidui frequentatori dei loro studi.
Con le AFT ovviamente verrebbe meno anche la possibilità per le famiglie di scegliersi il medico: così si vanifica il rapporto diretto col malato, sostiene la FIMMG che ha indetto lo
I medici comunque risponderanno alle chiamate dalle 8 alle 10 per le visite domiciliari urgenti e saranno garantite le visite programmate per malati terminali e pazienti che non possano muoversi.
Peggio ancora se la passano i pediatri di famiglia, è vero che hanno "solo" 870 bambini a testa, ma i loro piccoli malati sono tutti assidui frequentatori dei loro studi.
Con le AFT ovviamente verrebbe meno anche la possibilità per le famiglie di scegliersi il medico: così si vanifica il rapporto diretto col malato, sostiene la FIMMG che ha indetto lo
I medici comunque risponderanno alle chiamate dalle 8 alle 10 per le visite domiciliari urgenti e saranno garantite le visite programmate per malati terminali e pazienti che non possano muoversi.