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MONDO

Terrorismo

Massacro Isisi a Kobane: 164 civili uccisi in 48 ore. "Uno dei peggiori massacri" in Siria

Rami Abdel Rahman, direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti umani: donne e bambini trucidati nelle loro case. Un giornalista locale: "Almeno 70 persone prese in ostaggio"
 

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Le milizie curde hanno ripreso il pieno controllo della città siriana di Kobane, assediata dall'Isis ma ci sono ancora scontri a sud della città. Lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani, sottolineando che i jihadisti sunniti sono stati costretti a ritirarsi. L'Isis ha ucciso circa 200 persone nella zona, dall'inizio dell'ultima offensiva, giovedì. 

Il direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, Rami Abdel Rahman, ha accusato il gruppo jihadista di aver compiuto uno dei suoi "peggiori massacri" in Siria.

Oltre ai 120 civili "giustiziati dall'Isis nelle loro case o uccisi dai razzi o dai cecchini del gruppo" a Kobane, altri in un villaggio situato nelle vicinanze e altri ancora sono stati ritrovati per strada in città". "Quando sono entrati a Kobane, i jihadisti hanno preso posizione in edifici agli ingressi a Sud-Est e a Sud-Ovest e hanno sparato contro qualsiasi cosa di muovesse. Sono entrati in città con l'intenzione di uccidere - ha detto oggi Abdel Rahman - corpi di civili, tra cui donne e bambini, sono stati trovati nelle case, molti nelle strade". "I jihadisti sapevano che non potevano rimanere e controllare la città visto il numero di forze curde. Sono andati solo per uccidere e infliggere una sconfitta morale ai curdi", ha aggiunto il direttore dell'Osservatorio siriano sui diritti umani.

Giornalista locale:  "Almeno 70 civili presi in ostaggio"
Secondo un giornalista originario di Kobane, che si trova alla periferia della città, "almeno 70 civili sono stati presi in ostaggio" dai jihadisti. Anche un militante curdo, Arin Sheikhmos, ha accusato l'Isis di aver compiuto "un massacro", affermando che "ogni famiglia a Kobane ha perso ieri un familiare". Secondo gli analisti, l'attacco è una sorta di "vendetta" dei jihadisti, che di recente sono stati più volte sconfitti nel Nord della Siria dai combattenti delle Unità di protezione del popolo curdo.

Prosegue l'offensiva Isis, scontri con curdi ed esercito
Nella notte, i jihadisti si sono scontrati su due fronti con l'esercito siriano e con le milizie curde, nella zona di Hasaka, nei pressi del confine con l'Iraq e milizie curde si sono scontrate con i jihadisti dello Stato islamico alla periferia di Ghwyran, a sudest di Hasaka.