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POLITICA

Intervista del capo dello Stato per il 25 aprile

Mattarella: reagire al terrorismo ma senza tradire i nostri valori

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La reazione al terrorismo internazionale non deve mettere in discussione "diritti e
prerogative che ormai sono patrimonio comune e irrinunciabile. Tradiremmo la nostra storia e i nostri valori". In una lunga intervista a Repubblica sul tema del 25 Aprile il capo dello Stato, Sergio Mattarella, si sofferma sulla sfida lanciata dall'estremismo islamista.

"Oggi -sottolinea- abbiamo una o più entità esterne, presenti in paesi diversi, che incitano su Internet alla guerra santa contro l'Occidente e che confidano in una risposta spontanea dei musulmani presenti all'interno di quei paesi che vorrebbero sottomettere al 'califfato'".

"Non c'è dubbio - prosegue Mattarella.- che si tratti di una minaccia nuova e insidiosa. La risposta alla globalizzazione del terrore non può essere cercata che
nella solidarietà internazionale (la stessa per cui molti cooperanti mettono a rischio la vita, come è successo a Giovanni Lo Porto) e nella collaborazione sempre più stretta tra i paesi che condividono gli stessi ideali di democrazia, di convivenza e di tolleranza. La sfida - continua Mattarella - è, oggi come ieri, molto impegnativa. Non c'è dubbio che la società aperta e accogliente abbia dei rischi in più in termini di sicurezza rispetto a uno Stato di polizia".