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POLITICA

Migranti e sicurezza

Mattarella: le barriere sono zavorre che frenano l'Europa

"Non basteranno i muri e le barriere a proteggerci se l'Europa non farà passi avanti come progetto comune", dice il capo dello Stato intervenendo alla seconda edizione del Dialogo italo.tedesco assieme al presidente tedesco Joachim Gauck a Torino.  "Tornare indietro da Schengen sarebbe autolesionismo"

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Il presidente della Repubblica torna a criticare i muri in costruzione per fermare i migranti. "Le barriere che dividono l'Europa sono una zavorra che ne appesantisce il cammino", dice Sergio Mattarella, intervenendo a Torino all'Italian German High Level Dialogue. "Sono lieto che il rappresentante della Commissione ieri abbia pronunciato parole chiare su quanto sta avvenendo al Brennero", aggiunge. "Tornare indietro da Schengen sarebbe un atto di autolesionismo, per tutti".

"Non basteranno i muri e le barriere a proteggerci se l'Europa non farà passi avanti come progetto comune", dice ancora il capo dello Stato.  "La pressione migratoria, le crisi aperte alle porte dell'Europa, le instabilità in alcune regioni dell'Africa e del Medio Oriente, il flagello del terrorismo: tutti questi fenomeni ci indicano chiaramente che occorre fare di più e che occorre farlo attraverso uno sforzo realmente corale".

Non esiste alcun "piano B"
Poi Mattarella avverte: "Non abbiamo un "piano B". Nessuno può realisticamente vantare un "piano B", fondato su una presunta via "nazionale" alla soluzione dei problemi che interpellano il Continente. Anzi, possiamo dire che laddove l'Europa ha mancato in solidarietà nell'accoglienza dei profughi, o nella sua politica estera, o in efficacia nel contrasto alle bande di estremisti assassini, questo è avvenuto per una carenza di Europa e non per un suo eccesso. Più Europa non vuol dire soltanto più solidarietà, ma anche più sicurezza". "Se si indebolisce il tessuto comune europeo, se si logora l'ideale di Unione, diventiamo tutti più vulnerabili".

Rafforzare la collaborazione per la sicurezza in Europa
"Occorre rafforzare la collaborazione per la sicurezza tra gli Stati dell'Unione, superando resistenze alla necessità di mettere in comune capacità e conoscenze", continua Sergio Mattarella. "L'Unione, peraltro, ha bisogno di intervenire sulle cause profonde dell'instabilità. Ha bisogno di esprimersi con una sola voce autorevolmente, sviluppando una politica estera coerente con i propri valori fondanti".

La credibilità della Ue è nel piano Juncker e nella flessibilità
Il governo dell'economia "rimane, per molti versi, un nodo irrisolto nell'ambito dell'Eurozona". Così il presidente Mattarella all'Italian-German High Level Dialogue. "Non possiamo certo affermare che dal 2014 si sia riusciti ad individuare una soluzione stabile, anche se sono state compiute alcune scelte positive, e tra queste va collocato l'indirizzo seguito dalla Bce. Ora la credibilità della risposta dell'Unione si misurerà sulla concreta operatività del Piano Juncker per gli investimenti e della Comunicazione della Commissione sulla flessibilità".