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MONDO

La sentenza del tribunale di Nouadhibou

Mauritania, giovane condannato a morte per apostasia: aveva criticato Maometto

Condannato alla pena capitale per apostasia, il giovane avrebbe criticato delle decisioni prese da Maometto in un articolo su alcuni siti internet. Ould Mohamed - questo il nome del ragazzo - aveva accusato la società mauritana di perpetuare un "ordine sociale iniquo ereditato" dai tempi del Profeta

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Nouakchott (Mauritania)
Condannato a morte per avere criticato delle decisioni prese da Maometto in un articolo su alcuni siti internet. Succede in Mauritania a un giovane di quasi trent'anni, colpevole solo di avere scritto ciò che pensava. Condannato a morte per apostasia dell'Islam: la sentenza mercoledì sera da un tribunale di Nouadhibou, nel nordest del paese. Lo ha reso noto una fonte giudiziaria. Il giovane si chiama Mohamed Cheikh Ould Mohamed, e l'annuncio della sentenza è stata salutata in aula e in città da grida di esultanza e caroselli di auto.    

Per l'accusa l'imputato "aveva parlato con leggerezza del Profeta" e meritava la pena di morte, prevista dal codice penale mauritano in caso di apostasia dell'islam. Il giovane, arrestato un anno fa, si era difeso affermando di non aver voluto offendere Maometto, ma "difendere uno strato della popolazione maltrattato, i fabbri", dal quale proveniva. "Se dal mio testo si è potuto comprendere quello di cui sono accusato - aveva detto - io lo nego completamente e me ne pento apertamente". Nel suo articolo Ould Mohamed aveva accusato la società mauritana di perpetuare un "ordine sociale iniquo ereditato" dai tempi del Profeta. Durante il processo, il primo di questo genere in Mauritania, si erano tenute manifestazioni nel paese che chiedevano la pena di morte per il giovane. Un famoso avvocato locale che lo difendeva aveva rinunciato all'incarico per le minacce subite.

Alla lettura della sentenza, Ould Mohamed è svenuto. Quando si è rianimato, è stato portato in prigione. Non si ha notizia al momento di un eventuale appello. In Mauritania è in vigore la legge islamica. La pena di morte è ancora prevista, ma non è più stata applicata dal 1987. Secondo organizzazioni musulmane locali, è la prima volta che un testo critico sull'islam viene pubblicato in Mauritania.