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POLITICA

Che Tempo che Fa

Martina: M5S e Centrodestra devono risolvere le loro ambiguità

Il segretario reggente del Pd: "Noi non facciamo i piani B di altre forze politiche". E a Salvini dice: "Stia sereno. Mai con lui". Si propone come segretario del partito in vista dell'Assemblea Nazionale del 21 aprile 

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di Tiziana Di Giovannandrea
Maurizio Martina, segretario reggente Pd, ospite di 'Che Tempo che Fa' su Rai1 lancia un invito a Di Maio e a Salvini che ha tutto il sapore di una sfida per uscire dallo stallo nella formazione del Governo: "Finitela con le vostre ambiguità, arrivate al punto" e chiosa "non vedo le condizioni per cambiare scenario se continua questo festival, tra Salvini e Di Maio, a chi fa il gatto e chi il topo". 

"Confermo l'indisponibilità del Pd a fare da soggetto protagonista a una vicenda tutta interna al M5S e Centrodestra", ha aggiunto Martina. "Non possiamo sostenere governi di altri. Se la distanza con M5S è grande, con Salvini è maggiore". Per il segretario reggente dem "la nostra posizione non cambia rispetto a quanto detto al Quirinale. Assistiamo a una scena surreale: chi è uscito vincitore il 4 marzo per il consenso che ha avuto, dal giorno dopo ha tentato di costruire un percorso di governo, ma non è chiaro se avrà uno sbocco".

Il MoVimento 5 Stelle e il Centrodestra "hanno fatto scelte politiche insieme, è evidente che hanno difficoltà perché hanno raccontato agli italiani tutto e il contrario di tutto. Noi vogliamo essere coerenti, non cerchino di tirare per la giacca noi. Noi non facciamo da 'piano B' ad altre forze, siamo coerenti con gli italiani", ha detto Martina a proposito di un possibile vgoverno tra M5S e Pd confermando l'indisponibilità del Pd ad un accordo con i Cinque Stelle.

Ad una domanda sull'eventualità di un governo Centrodestra-Pd, Martina ha risposto: "Lo escludo, se la distanza programmatica è evidente con i Cinque Stelle lo è anche verso Salvini. Lui non perda tempo a dichiarare: mai col Pd. Lo rassicuro, il Pd con Salvini mai, quindi stia sereno".  Dobbiamo essere conseguenti rispetto alla sconfitta pesante del 4 marzo: se avessimo avuto un consenso superiore, lo scenario poteva essere un altro, ma dobbiamo fare i conti con quel voto che è stato per noi drammatico", ha aggiunto l'ex ministro dell'Agricoltura. "Contano ideali e coerenza programmatica. Non posso dimenticare che in campagna elettorale il primo argomento dei Cinque Stelle è stata la demolizione di quando abbiamo fatto al governo. Non posso dimenticare dall'oggi al domani la grande diversità che ci attraversa".

Rilancio del Pd. "Non sono qui a fare commissario liquidatore o il passacarte. Il Pd ha un futuro e chiedo a tutti di darci una mano. Sono legittime tutte le prospettive ma non abbiamo bisogno di conte interne ma di continuare tutti insieme un lavoro serio di ripartenza e di costruire un gruppo. Dobbiamo rimettere a fuoco i fondamentali del progetto", ha detto poi Martina. "La mia proposta è di continuare insieme un lavoro serio di ricostruzione dopo la sconfitta pesante del 4 marzo: in maniera trasparente mi propongo come segretario del partito anche dopo l'Assemblea".