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MONDO

Il divorzio tra Londra e l'Unione europea

May: raggiunto l'accordo nel governo sulla Brexit

Dopo una riunione di oltre cinque ore. Secondo Bbc, almeno 9 ministri sarebbero contrari

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Il Consiglio dei ministri del governo britannico, convocato per discutere la bozza di accordo con l'Unione Europea sulla Brexit, ha dato il proprio benestare: lo ha annunciato la premier, Theresa May, dopo una riunione di oltre cinque ore.

"Questa bozza d'accordo è il meglio che si potesse avere in questo negoziato nell'interesse nazionale. Dobbiamo decidere se portarlo avanti. La scelta è nostra", ha aggiunto May. "La decisione collettiva è che il governo deve sostenere il progetto di accordo di uscita" dall'Ue.

May ha precisato che non è stata una decisione "leggera". Secondo la premier, la bozza consentirà a Londra di "recuperare il controllo", mentre l'alternativa sarebbe stata "tornare alla casella numero 1" e rischiare di non attuare il mandato referendario. Confermando che il nodo cruciale era rappresentato dal "backstop" relativo all'Irlanda del Nord, May prevede "giorni difficili". "Questa scelta - spiega - sarà esaminata attentamente". Domani May tornerà in Parlamento.

Cosa prevede l'intesa
La bozza di accordo tra Ue e Gran Bretagna sulla Brexit, che ha ricevuto il via libera dal Governo britannico e che si appresta ad essere discussa dal Parlamento di Londra, ha 585 pagine. Nel primo articolo si afferma che il Regno Unito esce dalla Ue e dall'Euratom. L'articolo 5 stabilisce che Ue e Gran Bretagna devono assistersi reciprocamente "in buona fede" per l'applicazione dell'accordo.

L'articolo 14 stabilisce che i cittadini della Ue e del Regno Unito potranno uscire ed entrare nelle due aree con il passaporto o con la carta d'identità. Dopo 5 anni dalla fine del periodo di transizione, le carte di identità potrebbero essere rifiutate se non rispetteranno gli standard di identificazione biometrica. Se i familiari dei cittadini di Ue e Gran Bretagna sono cittadini di Paesi terzi sarà necessario da subito per loro il passaporto valido. L'articolo 24 stabilisce la parità dei diritti dei lavoratori, senza alcuna discriminazione sulla base della nazionalità. I figli dei lavoratori, che lasciano lo Stato in cui sono ospiti ("host State"), potranno completare il ciclo educativo fino alla maggiore età.

Juncker a Tusk: progressi decisivi 
Il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, ha inviato una lettera al presidente del Consiglio della Ue, Donald Tusk su Brexit. Lo annuncia lo stesso Juncker, aggiungendo che secondo la Commissione "sono stati compiuti progressi decisivi nei negoziati sul ritiro ordinato del Regno Unito dall'Unione europea".

Tusk incontrerà domani mattina a Bruxelles il capo negoziatore Ue per Brexit, Michel Barnier. Una conferenza stampa è prevista per le 8,10.

Barnier: tappa determinante per concludere negoziato
"Questo accordo rappresenta una tappa determinante per concludere questi negoziati". Lo dice Michel Barnier, in una conferenza stampa a Bruxelles per presentare la bozza di intesa con il Regno Unito. "Abbiamo trovato una soluzione insieme al Regno Unto per evitare una frontiera fisica sull'isola di Irlanda", ha aggiunto Barnier. Se non sarà trovato una soluzione diversa nell'ambito dell'accordo sulle relazioni future che deve ancora essere negoziato, verrà creato "un territorio doganale unico tra l'Ue e il Regno Unito", ha spiegato Barnier. Inoltre "l'Irlanda rimarrà allineata alle regole del mercato unico (dell'Ue) che sono essenziali per evitare la frontiera fisica, in particolare i prodotti agricoli e i beni". Il Regno Unito ha anche accettato di applicare il codice doganale dell'Ue in Irlanda del Nord. Tuttavia, "c'è un cammino ancora lungo e forse difficile per garantire un ritiro ordinato e, aldilà del ritiro, per costruire una partnership ambiziosa e durevole con il Regno Unito", ha chiarito Barnier. "Resta del lavoro", ma "il Regno Unito resterà il nostro amico, il nostro partner e il nostro alleato", ha spiegato Barnier.

Il Regno Unito, ha affermato il negoziatore, "lascerà l'Ue il 29 marzo 2019, ma fino al 31 dicembre 2020 ci siamo messi d'accordo per mantenere la situazione attuale, per quanto riguarda l'unione doganale, il mercato unico e le politiche europee, con i loro diritti e i loro doveri. Questo permetterà ai cittadini, alle amministrazioni pubbliche e alle imprese di prepararsi e di adattarsi al cambiamento una volta sola, prima della messa in opera della relazione futura. Ci sarà la possibilità di estendere questo periodo di transizione una volta, per un periodo limitato, attraverso un accordo congiunto". 

Varadkar: intesa soddisfa priorità Irlanda
La bozza di accordo sulla Brexit soddisfa tutte le priorità dell'Irlanda. Lo ha sottolineato il primo ministro irlandese Leo Varadkar. "Queste (priorità) proteggono il processo di pace e l'Accordo del Venerdì Santo, mantenendo una area comune per i viaggi con i relativi benefici per i cittadini irlandesi e britannici e riafferma il nostro posto nel cuore dell'Unione europea", ha dichiarato Varadkar.

In precedenza, il premier aveva detto che il vertice straordinario sulla Brexit potrebbe tenersi il 25 novembre.

Sturgeon: accordo negativo per la Scozia
"E' ovvio che il primo ministro May riesca a malapena a unire il suo governo su questo accordo, ed è anche sempre più chiaro che lotterà per ottenere una maggioranza in Parlamento". E' quanto sostiene il primo ministro scozzese Nicola Sturgeon commentando il via libera del governo britannico alla bozza di intesa sulla Brexit.

Secondo Sturgeon "l'accordo proposto sarebbe negativo per la Scozia, portandoci fuori da un mercato unico otto volte più grande del mercato del Regno Unito e ponendo un'enorme minaccia all'occupazione, agli investimenti e agli standard di vita". Se questo accordo venisse effettivamente respinto dal Parlamento, allora il governo del Regno Unito dovrà tornare al tavolo dei negoziati per garantirne uno migliore. "La nostra linea continua ad essere: adesione permanente al mercato unico e all'unione doganale", ha concluso la premier scozzese.

Farage: il peggior accordo della storia
"Ogni membro del gabinetto che è un autentico Brexiteer deve dimettersi subito o non sarà più attendibile, questo è il peggior accordo della storia". E' quanto ha scritto su Twitter l'europarlamentare euroscettico britannico Nigel Farage commentando l'annuncio di Theresa May.

Germania: "Grande sollievo"
Soddisfazione per la bozza tecnica di accordo sulla Brexit tra il Regno Unito e l'Ue è stata espressa dalla Germania. "Questo è un grande sollievo", ha commentato il ministro delle Finanze tedesco, Heiko Mass, in una nota. "L'uscita della Gran Bretagna dall'Ue è e rimane una decisione che non condividiamo, tuttavia vogliamo continuare ad avere un rapporto il più stretto possibile con i nostri amici britannici - ha osservato - abbiamo ora fatto un decisivo passo in avanti".

Moody's: accordo positivo, ma restano ostacoli
L'agenzia di rating Moody's giudica favorevolmente accordo con l'Unione europea annunciato dalla premier britannica Theresa May sulla Brexit, che ha ottenuto il via libera del governo di Londra. Moody's definisce "positiva" la bozza tecnica di intesa anche se presenta ostacoli significativi.

Bbc: falchi tramano mozione di sfiducia a May 
Starebbe intanto crescendo il furore dei falchi contro Theresa May nel Partito Conservatore. Lo riporta la Bbc citando fonti parlamentari secondo cui alcuni deputati dall'ala ultrà hanno già mandato lettere per chiedere la testa di May al comitato 1922, l'organismo Tory chiamato a indire nuove elezioni per la leadership. Se il numero totale raggiungerà il minimo richiesto, la mozione potrebbe essere formalizzata giovedì. Circa un terzo dei ministri si sarebbe espresso contro la bozza d'intesa, secondo Bbc. Almeno 9 componenti del gabinetto hanno manifestato riserve durante la discussione.

May ai Comuni: la bozza rispecchia la volontà del popolo
La bozza di accordo sulla Brexit rispetta la volontà espressa dal popolo del Regno Unito nel referendum di giugno del 2016. Lo ha detto la premier britannica, Theresa May, parlando in precedenza alla Camera dei Comuni. La bozza d'intesa tecnica "avvicina significativamente" il Regno Unito verso "ciò per cui il popolo ha votato" nel referendum del 2016, ha spiegato. Attaccata dal leader laburista Jeremy Corbyn, la premier Tory ha rivendicato di voler chiudere "un accordo nell'interesse nazionale" e ha ribadito che il regno "riprenderà il controllo" dei suoi confini, delle sue leggi, del suo denaro.

Il referendum non sarà ripetuto 
Il referendum sulla Brexit "non sarà ripetuto" e Londra "lascerà l'Ue, l'unione doganale, la politica comune sulla pesca e sull'agricoltura", ha ribadito Theresa May ai Comuni rispondendo agli attacchi del laburista Jeremy Corbyn. La premier Tory ha poi denunciato le ambiguità del Labour, sfidando Corbyn a dire se voglia "fermare la Brexit". Sul fronte opposto tuttavia anche il brexiteer ultrà Peter Bone ha attaccato l'intesa con Bruxelles: la premier - ha detto - sta "perdendo il consenso di molti Conservatori". 

L'accordo scongiura la "hard Brexit" 
Il Regno Unito è dunque "significativamente più vicino" a realizzare il risultato del referendum sulla Brexit, assicura la premier alla sua maggioranza, nel corso dell'acceso question time alla Camera dei Comuni. Il dibattito ha preceduto di poco il vertice di governo. Un accordo, ha detto la premier, che darà al Regno Unito il controllo sulle proprie frontiere, leggi e finanze, e che metterà le imprese e i posti di lavoro al riparo dai rischi di una 'hard Brexit'.

Corbyn: Londra resterà bloccata a metà strada
Le parole della May non hanno affatto convinto il leader laburista Jeremy Corbyn, che ha incalzato al premier durante il dibattito ai Comuni. In base all'accordo, ha detto Corbyn, il Regno Unito rimarrà bloccato a "metà strada", con un piede dentro e uno fuori dalla Ue, "senza nessuna voce in capitolo" sulle regole europee. Per Corbyn, la premier sta imponendo al Parlamento una "falsa scelta" tra "un accordo raffazzonato e nessun accordo".