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POLITICA

In vista del Consiglio europeo

Mes, il premier Conte in Parlamento: maggioranza trova intesa sulla riforma

Dopo l'ok della Camera con 314 sì e 239 no ora Conte è in Senato. "Grazie all'Italia migliorata la riforma, ma devono essere riconsiderate in maniera radicale struttura e funzione" ha detto. Italia Viva firma la risoluzione dopo aver ascoltato il premier. Renzi: nostre poltrone a disposizione. 

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Prima alla Camera, ora al Senato. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte oggi in Parlamento per le comunicazioni in vista del consiglio europeo del 10 e 11 dicembre. Dopo le tensioni degli ultimi giorni, e il rischio per la tenuta della maggioranza a causa del dissenso di una pattuglia consistente di pentastellati sulla riforma del Mes, ieri Pd, M5s, Leu hanno trovato una intesa sulla risoluzione da votare dopo l'intervento del premier.

Il premier replica al Senato l'intervento che ha proposto alla Camera per chiedere la delega a trattare una riforma del Meccanismo europeo di stabilità che l'Italia chiederà di "cambiare radicalmente". Ma anche per 'bacchettare' una maggioranza che rischia, a causa della sua litigiosità, di perdere il senso "costruttivo" del confronto. Conte illustra la posizione italiana sui temi dell'imminente consiglio europeo ricordando che la "responsabilità" della ratifica della riforma del Mes, che divide le forze di maggioranza, spetterà comunque al Parlamento. Atteso ora il voto del Senato: si prevede un sì, ma sotto soglia 161. 

"E' importante che ci sia la massima coesione delle forze di maggioranza, è importante parlarsi, il confronto dialettico e la varietà di posizioni, ma anche superare in una sintesi superiore in uno spirito costruttivo, questa varietà di opinioni: non dobbiamo mai disperdere le energie e sempre concentrarci sugli obiettivi che ci stanno a cuore e che giustificano la nostra presenza qui, la nostra azione. La coesione ci consente anche di continuare a batterci in Europa", dice il premier Giuseppe Conte nel suo intervento in aula al Senato in vista del Consiglio europeo.

Un minuto di silenzio per Lidia Menapace
La seduta in Senato si è aperta con la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, che ha chiesto all'aula di palazzo Madama di osservare un minuto di silenzio in ricordo di Lidia Brisca Menapace, partigiana e parlamentare, scomparsa nei giorni scorsi dopo essere stata colpita dal contagio di Covid 19.

Conte: "Uno spiraglio su veto di Polonia e Ungheria"
"Vi anticipo, doverosamente ma con la massima cautela, che nelle ultimissime ore sembrerebbe aprirsi uno spiraglio positivo sul negoziato" con Polonia e Ungheria sul veto posto dai due paesi sul Next Generation Eu. "Invito alla cautela perché fino alla fine... Attendiamo di leggere una dichiarazione condivisa sulla condizionalità, ma non possiamo assolutamente rinunciare a quanto già riconosciuto e affermato sul tema, sarebbe assolutamente compatibile con gli obiettivi e i principi già affermati". Lo annuncia il premier Giuseppe Conte in Aula al Senato, durante le dichiarazioni sul prossimo Consiglio Europeo del 10 e undici dicembre.

Renzi: "Se ha bisogno di poltrone, ci sono le nostre a disposizione" 
Atteso l'intervento di Matteo Renzi, leader di Italia viva che ha detto: "I diciotto senatori di Iv le augurano buon lavoro a Bruxelles.La riforma del Mes va nella direzione giusta. Ora però diciamoci le cose in faccia: ora l'Italia ha occasioni che non ha mai avuto in passato. L'Italia può dettare la linea dalla presidenza del G20. I duecento miliardi sono una conquista ma anche una grande responsabilità: noi non scambieremo il nostro si alla proposta di governance con uno strapuntino. Non stiamo chiedendo che nella cabina di regia ci sia uno nostro. Il 22 luglio abbiamo chiesto una cosa: di fronte ai 200 miliardi da spendere o il parlamento fa un dibattito vero, oppure perdiamo la dignità delle istituzioni". E riferendosi al Recovery, aggiunge: "Se i suoi collaboratori telefonano ai giornali per dire che vogliamo una poltrona in più, sappia che se ha bisogno di qualche poltrona ce ne sono tre , due da ministro e una da sottosegretario, nostre a sua disposizione. Se invece vuole ragionare sul serio spieghi che questo non è un talk show, non è il Grande Fratello ma la politica".

Salvini: Robin Hood al contrario
"Il Mes? Lo abbiamo già detto, è un Robin  Hood al contrario, che porta via soldi a chi ha bisogno, per salvare  le banche ai tedeschi". Lo ha detto Matteo Salvini, leader della Lega, nel corso delle dichiarazioni di voto, dopo le comunicazioni di Conte. "Stiamo morendo di austerità - aggiunge - basta con i tagli e le  chiusure".

In Senato ultimi conti
Dai vertici M5s c'è la convinzione che mancheranno 3 voti. Ma potrebbero essere anche 7 (possibili 4 astensioni) i senatori M5s che potrebbero non dare il semaforo verde (ci sono poi tre assenti) alla riforma del Mes. Il Pd compatto per il sì (ma ci sono due assenti), due i senatori a vita che saranno presenti (Cattaneo e Monti), 7 i sì dalle Autonomie, 2 dal Maie. Dovrebbero astenersi i 3 voti ex FI di 'Cambiamo con Toti', i tre dei centristi dell'Udc e l'azzurro Cangini. La maggioranza calcola di poter toccare quota 157 voti o 158 (si sta cercando di contattare un esponente del gruppo Misto). La risoluzione della maggioranza dovrebbe passare ma senza toccare l'asticella dei 161 voti. 

Mattarella incontra Conte in videoconferenza
Non si è svolto a pranzo, attorno a un tavolo, ma in videoconferenza. Il presidente della  epubblica,Sergio Mattarella, ha incontrato virtualmente il premier Giuseppe Conte in vista del Consiglio Ue di domani e venerdì. Presenti, sempre collegati, i ministri Luigi Di Maio, Roberto Gualtieri e Enzo Amendola.

Ok della Camera alla risoluzione della maggioranza, con 314 sì e 239 no
Via libera dell'Aula della Camera alla risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte in vista del prossimo Consiglio europeo.  I voti a favore sono stati 314, i contrari 239, 9 gli astenuti. In uno degli impegni contenuti nella risoluzione la maggioranza impegna il governo "a sostenere la profonda modifica del patto di stabilità e crescita prima della sua reintroduzione, la realizzazione dell' Edis, il sistema europeo di assicurazione dei depositi bancari, e anche un processo che superi il carattere intergovernativo dello stesso Mes, che sono priorità per il nostro Paese al fine di costruire una nuova stagione dell'integrazione europea. Lo stato di avanzamento dei lavori su questi temi in agenda sara' verificato in vista della ratifica parlamentare della riforma del trattato del Mes".

M5s, 6 deputati hanno votato contro
I deputati M5S Andrea Colletti,pescarese, Pino Cabras, Fabio Berardini, Alvise Maniero, MariaLapia, Francesco Forciniti hanno annunciato il voto non favorevole alla risoluzione sulle comunicazioni del premier Giuseppe Conte. "Votare sì vuol dire votare contro Conte e contro il Paese, la nostra è una scelta di coerenza", è uno dei concetti sottolineati nei vari interventi.

Parere favorevole del governo a risoluzione della maggioranza
Il governo ha dato parere favorevole alla risoluzione di maggioranza presentata in aula alla Camera, ha annunciato il ministro degli Affari Europei, Vincenzo Amendola, in replica al termine del dibattito. Contrario il parere dell'esecutivo alla risoluzione del centrodestra, favorevole con riformulazione il parere alla risoluzione a prima firma del deputato Magi.

La diretta di Rainews24


"Avviare programma di riforme nei tempi più brevi possibili"
"Porrò con la massima determinazione e urgenza l'esigenza che l'ambizioso programma di riforme 'Next Generation Eu' possa essere avviato nel più breve tempo possibile. I cittadini dei 27 stati membri non perdonerebbero un segnale che contraddica  l'accordo raggiunto in sede europea"  ha detto Conte in apertura del suo discorso.

"Necessario superare il veto di Ungheria e Polonia"
"La dimensione sanitaria della risposta europea al Covid deve essere accompagnata da una risposta economica: rimane urgente una soluzione che superi il veto ungherese e polacco. C'è esigenza di un ambizioso programma di riforme con il Next GenerationUe" sottolinea il premier. "Sosteniamo gli sforzi della presidenza tedesca per una soluzione rapida dello stallo" ha aggiunto.

"Grazie all'Italia migliorata la riforma, ma riconsiderare struttura e funzione del Mes"
"Com'è noto la riforma del Mes conteneva il backstop che è obiettivo cardine per il nostro Paese. Grazie al contributo italiano l'Eurogruppo ha trovato un'intesa per introdurlo con due anni di anticipo" ha sottolineato Conte. Sulla riforma del Mes "resta la responsabilità delle Camere sulla ratifica" del trattato. Ma "per cambiare l'Ue è decisiva ben altro percorso. L'Italia si farà promotrice di una proposta innovatrice per integrare il nuovo Mes nell'intera architettura europea. Il modello a cui ispirarsi lo abbiamo già adottato, è il Next Geeneration Eu". E aggiunge: "Devono essere riconsiderate in maniera radicale struttura e funzione del Mes affinché sia trasformato in uno strumento diverso".

"Sempre aperto tavolo del confronto con le opposizioni"
"Spesso, in quest'Aula - ha proseguito Conte - io ho rivolto un appello alle forze d'opposizione, appelli in particolare all'unita', al dialogo, pur nella distinzione di ruoli. E devo riconoscere che in alcuni passaggi questi appelli hanno trovato ascolto. Ribadisco che il tavolo del confronto da parte del governo con le opposizioni rimane sempre aperto".

"Serve massima coesione delle forze di maggioranza"
Poi a proposito del dibattito all'interno della maggioranza ha ribadito: "Il governo ha bisogno anche della massima coesione delle forze di maggioranza per continuare a battersi in Ue. Il confronto dialettico è segno di vitalità e ricchezza ma è senz'altro salutare che sia fatto con spirito costruttivo e che non ci distragga dagli obiettivi". E ha aggiunto: "Auspico che il Next generation Ue possa diventare misura strutturale".

Italia viva firma risoluzione dopo aver ascoltato il premier
Iv, dopo aver ascoltato le comunicazioni del premier Giuseppe Conte alla Camera, firmerà la risoluzione di maggioranza sulla riforma del Mes. E' quanto si apprende da fonti Iv, appena terminato l'intervento del presidente del Consiglio.

Resta però la tensione sulla norma circa la governance del Recovery plan: "Non abbiamo firmato la risoluzione di maggioranza perché prima vogliamo sentire se Conte nel suo intervento alle Camere, rispetta i patti sul Mes", spiega la ministra dell'Agricoltura, Teresa Bellanova, capo delegazione Iv, in una intervista a Repubblica."Mi auguro - afferma - che la maggioranza sappia dimostrare di avere i numeri in Parlamento. Tutti i voti in più che dovessero arrivare sono assolutamente benvenuti. Ma il problema non si risolve solo con l'approvazione della riforma. Il Mes significa anche utilizzare, e farlo quanto prima, quei 37 miliardi che ci metterebbero in condizione di garantire una maggiore qualità dell'assistenza sanitaria ai cittadini e alle cittadine italiane".

Bonetti: "Pronta a dimettermi se Conte non ritira task force"
"Io sarei pronta a dimettermi nel momento in cui non avrei più la possibilità di rispondere al giuramento che ho fatto. Ho giurato sulla Costituzione Italiana che prevede un processo democratico che deve essere tutelato e mantenuto. Nel momento in cui non fossi messa nelle condizioni di rispettare questo giuramento, anche per coscienza personale,sì sarei pronta anche a dimettermi". Lo ha detto la ministra alle Pari Opportunità e alla Famiglia Elena Bonetti a Radio Capital rispondendo alla domanda: "Se Conte non ritira la task force lei sarebbe pronta a dimettersi?".

Le reazioni alle comunicazioni di Conte
Maggioranza compatta per il sì. Il centrodestra presenta una risoluzione unitaria. Borghi: "E' il tempo di patrioti e traditori". De Luca: "Per propaganda sono state dette bugie a cumuli". Brunetta in dissenso con FI