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MONDO

Avviato progetto nella capitale Monrovia

Medici Senza Frontiere: "In Liberia non solo Ebola: alta attenzione anche contro la malaria"

L'allarme di MSF: da quando è esplosa l'epidemia, nel Paese è molto difficile ottenere un trattamento per la malaria. Iniziata distribuzione di farmaci, anche per ridurre il numero di persone che vanno in ospedale: "Obiettivo limitare i contatti con i malati di Ebola" 

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Operatori di MSF in Liberia (Lapresse - Jerome Delay)
Monrovia (Liberia)
Da quando è esplosa l’emergenza Ebola, in Liberia è molto difficile, se non impossibile, ottenere un trattamento per la malaria, malattia endemica nel Paese. È l’allarme lanciato da Medici Senza Frontiere, che per rispondere all’emergenza ha iniziato a distribuire farmaci antimalarici nella capitale Monrovia. Un’iniziativa che potrebbe contribuire anche a contenere la diffusione di Ebola.
 
Distribuzione nei quartieri poveri e a rischio
A beneficiare di questa operazione saranno circa 300mila persone che vivono nei quartieri poveri della città. “La distribuzione – spiega MSF - avviene nei quartieri dove è molto alta la densità della popolazione e dove l'accesso alle cure, già limitato ancor prima dell’epidemia di Ebola, è ormai molto limitato”.

"Obiettivo limitare i contatti con i malati di Ebola" 
“I primi sintomi della malaria sono simili a quelli del virus Ebola”- spiega Chibuzo Okonta, vicedirettore dei programmi di emergenza di MSF - Essi includono febbre, mal di testa e stato di affaticamento. Abbiamo scelto di distribuire il trattamento antimalarico sia ai bambini sia agli adulti, perché cura e previene la malattia. L'obiettivo è anche quello di eliminare il rischio che i pazienti con febbre, sospettati di avere l’Ebola, arrivino nei Centri di trattamento per l’Ebola ed entrino a contatto con persone infette”.
 
L'impegno di MSF 
Medici Senza Frontiere è entrata in azione contro l’Ebola fin dai primi giorni dell’epidemia. “Le equipe di MSF – afferma l’associazione - hanno trattato complessivamente circa il 60% dei casi registrati. Hanno ricoverato più di 5.251 persone, di cui circa 3.211 sono risultate positive all’Ebola. 1.265 sono guarite“.