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MONDO

I razzi di Hamas contro Ashdod, a sud di Tel Aviv

Gaza, Israele respinge la tregua. I raid non si fermano. Morti oltre 600 palestinesi e 27 soldati

Diplomazia al lavoro: oggi al Cairo vertice tra Kerry, Ban Ki Moon e al Sisi. Netanyahu alla Nbc: "Dobbiamo difenderci. Nessun paese può vivere così" 
 

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Gaza (AP Photo)
Mentre si contano nuovi morti tra i palestinesi di Gaza City e a Tel Aviv suonano le sirene per i razzi di Hamas sfuma ancora la possibilità di una tregua, anche solo umanitaria. La proposta avanzata dall’Onu aveva incontrato nella tarda serata di ieri l'apertura dei palestinesi. Non quella degli israeliani che questa mattina hanno respinto la richiesta dell'inviato delle Nazioni Unite in Medio Oriente Robert Serry. L’orientamento di Tel Aviv era già emerso con chiarezza  nell’intervista rilasciata  nella notte dal premier Benjamin Netanyahu alla tv americana Nbc: "Israele deve difendersi. Nessun paese può vivere così”.

Il quindicesimo giorno di ostilità si aperto dunque con nuovi bombardamenti.  In mattinata un raid aereo si è abbattuto sulla Striscia facendo 7 morti, tra i quali una famiglia con 4 donne. Hamas ha risposto lanciando razzi su Ashdod, a sud di Tel Aviv. Sale a 583 il numero delle vittime palestinesi, oltre 3.600 i feriti. Tra i soldati israeliani i morti sono invece 27, gli ultimi due uccisi nei combattimenti avvenuti nella notte.   

Diplomazia al lavoro
Ma la diplomazia internazionale è al lavoro. Oggi al Cairo è previsto un vertice tra il segretario di Stato americano John Kerry, il segretario delle Nazioni unite Ban Ki Moon ed il presidente egiziano al Sisi. Tanti i nodi da sciogliere. Kerry, che lunedì ha garantito aiuti umanitari per 47 milioni di dollari, ha deciso oggi di prolungare di un giorno la permanenza nella capitale egiziana.

Migliaia in fuga dalla Striscia
Sospinti da intensi bombardamenti israeliani, molte migliaia di abitanti dei rioni di Sheikh Zayed e di Tel Zaatar, a nord di Gaza, sono fuggiti nella notte dalle loro abitazioni. Secondo fonti giornalistiche locali a Gaza gli sfollati sarebbero 135 mila, la maggior parte dei quali ospiti dell'Unrwa. L'Agenzia Onu per i rifugiati ha anche annunciato di non poter più sfamare le decine di migliaia di persone che in questi giorni ha accolto nelle proprie strutture, chiedendo aiuti immediati per 60 milioni di dollari.


 Abu Mazen e Lega Araba: pressioni su Hamas per la tregua 
Abu Mazen incontrando al Cairo il leader di Hamas Mashaal avrebbe sottolineato la necessità di accettare la proposta di tregua messa a punto dall'Egitto. Pressioni esercitate anche dal capo della Lega Araba, Nabil al-Arabi. Una proposta, quella egiziana, rifiutata dal movimento palestinese che controlla la Striscia che rivendica la riapertura della frontiere con l'Egitto e la liberazione di decine di prigionieri.

Onu, nuova seduta straordinaria
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite - fanno sapere fonti diplomatiche - si riunirà nuovamente per discutere la situazione a Gaza. L'incontro potrebbe tenersi alle 10 ora locale (le 16 in Italia). Su richiesta della Giordania, si era già riunito d'urgenza nella notte di domenica. Dalla Casa Bianca, il presidente americano invita le parti ad una mediazione. Gli Stati Uniti si dicono "preoccupati" per il crescente numero di vittime palestinesi a Gaza dall'inizio dell'offensiva di Israele.