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MONDO

La crisi

Fragile tregua Israele-Hamas. Festa a Gaza, scontri sulla Spianata delle Moschee

Le pressioni internazionali hanno spinto ad accettare la mediazione egiziana. Netanyahu rivendica un "successo eccezionale" e avverte Hamas: "Chi non è morto sa che lo possiamo raggiungere, sopra o sotto terra". Unicef: "Uccisi 65 bambini palestinesi e due in Israele"

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Nuovi scontri tra palestinesi e polizia israeliana sulla Spianata delle moschee (Monte del Tempio per gli israeliani) a Gerusalemme, sono stati segnalati al termine delle preghiere del venerdì dai giornalisti della France Press sul posto. Il portavoce della polizia israeliana, Micky Rosenfeld, ha detto che palestinesi hanno lanciato pietre contro gli agenti, che hanno risposto con lanci di granate stordenti.

E' una tregua fragile quella tra Israele e Hamas, entrata in vigore alle 2 di notte ora locale, dopo 11 giorni di bombe e razzi, sulla scia delle pressioni internazionali e della mediazione dell'Egitto.

Casa Bianca, rassicurazioni su cessate fuoco
La Casa Bianca ha avuto "forti rassicurazioni" sulla tenuta del cessate il fuoco tra Isreale e Hamas. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. "Ora la ricostruzione di Gaza è prioritaria non per Hamas ma per la popolazione palestinese" ha aggiunto Psaki.

Sottolineato l'impegno del presidente Biden
Dopo il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, continuerà "il supporto attraverso le Nazioni Unite" e "proseguirà l'assistenza nella ricostruzione di Gaza", ha aggiunto la portavoce in conferenza stampa. Gli Usa "rimarranno profondamente impegnati in conversazioni diplomatiche con i leader della regione", e ha sottolineato "l'impegno del presidente del Joe Biden", che ha portato "alla fine del conflitto più velocemente di quanto avvenuto in passato".

Netanyahu rivendica un "successo eccezionale"
Dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco, il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, è apparso in tv per rivendicare "il successo eccezionale" dell'operazione contro la Striscia di Gaza, minacciando Hamas e promettendo aiuti economici alle comunità intorno all'enclave palestinese, tra le più colpite dal lancio di razzi. Il leader del Likud ha ringraziato "l'amico Joe Biden" per il sostegno espresso a favore del diritto di Israele all'autodifesa e ha celebrato la "resilienza" del popolo israeliano. L'operazione 'Guardiano delle Mura' ha "cambiato le regole del gioco con Hamas" che sarà più cauto in futuro: "Quello che è stato non è quello che sarà", ha sottolineato Netanyahu, avvertendo il Movimento islamico che Israele "non tollererà più il lancio di razzi".

E avverte Hamas: "Chi non è morto sa che lo possiamo raggiungere, sopra o sotto terra"
"Non tutto è noto ancora all'opinione pubblica, né ad Hamas, ma la piena entità dei risultati sarà rivelata nel tempo", ha proseguito il premier, rivendicando che sono state fatte "cose nuove e audaci". Oltre 100 km di tunnel sono stati distrutti, e più di 200 miliziani palestinesi uccisi, tra cui 25 alti esponenti di Hamas e Jihad islamica. "E coloro che non sono morti sanno che li possiamo raggiungere, sopra o sotto terra". Netanyahu ha poi assicurato di aver agito per salvaguardare la sicurezza di Israele come "unica considerazione".

Quanto a una possibile operazione di terra, "se avessi ritenuto che fosse necessaria, l'avrei ordinata", ha assicurato il premier israeliano. "Abbiamo causato il massimo delle vittime ad Hamas riducendo al minimo le vittime israeliane", ha aggiunto, esprimendo dolore per ogni vita civile persa. Israele non ha dimenticato i civili ancora trattenuti a Gaza, Avera Mengistu e Hisham al-Sayed, e i corpi dei due soldati morti nella guerra del 2014 nelle mani di Hamas, ed è impegnato per riportarli in patria, ha assicurato Netanyahu, dopo essere stato criticato perché il tema non è rientrato nella discussione della tregua. Non è mancato un riferimento alle violenze inter-comunitarie in Israele: "Abbiamo arrestato 1.300 persone e affrontato i rivoltosi con mano pesante ", ha riferito, avvertendo che "nessuno si farà giustizia da solo, né gli arabi né gli ebrei".

L'Egitto invierà due delegazioni per monitorare la tregua
L'Egitto invierà due delegazioni, una in Israele e una nei Territori palestinesi, per monitorare l'attuazione dell'accordo di cessate il fuoco. Dall'ufficio del presidente egiziano, Abdel Fattah Al Sisi, ha dichiarato che "i prossimi passi sono volti a mantenere la stabilità".

Il cessate il fuoco nella notte
Dalla scorsa notte, nel sud di Israele la vita sta gradualmente tornando alla normalità e le autorità militari si apprestano a revocare le misure di emergenza imposte alla popolazione. Secondo la radio militare, oltre alla sospensione delle ostilità Israele non si è assunto alcun altro impegno. Hamas ha confermato che il cessate il fuoco con Israele è "simultaneo e reciproco". La dichiarazione del cessate il fuoco da parte di Israele è "una vittoria per il popolo palestinese" ha riferito un funzionario del gruppo militante palestinese di Hamas. Ali Barakeh, membro dell'ufficio per le relazioni arabe e islamiche di Hamas, ha dichiarato all'Associated Press che i militanti rimarranno in allerta fino a quando non sentiranno i mediatori che lavorano da giorni tra Hamas e Israele.

Il bilancio di 11 giorni di conflitto
Sulla base delle stime fornite dal ministero della Sanità della regione palestinese, in quest'area le vittime dei raid dell'aviazione e dei bombardamenti di Tel Aviv sono state almeno 232. Dodici le persone uccise invece nel territorio di Israele. Secondo Haaretz, le missioni dei caccia di Tel Aviv sono state centinaia. Oltre 4mila i razzi esplosi da Gaza in direzione del sud e del centro di Israele.

Unicef: "Uccisi 65 bambini palestinesi e due in Israele"
Secondo i dati raccolti dall'Unicef sono almeno 65 i bambini palestinesi uccisi, 540 i feriti. In Israele due i bambini uccisi e 60 i feriti. "Siamo profondamente grati che un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza sia entrato in vigore durante la notte, perché il numero di vittime è stato enorme. Speriamo anche che una risoluzione alla violenza in corso, e alle cause della violenza, in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, venga trovata il più presto possibile", si legge in un comunicato dell'Agenzia delle Nazioni Unite che tutela i diritti dell'infanzia.  

Telefonata Biden- al-Sisi
Il presidente Usa Joe Biden aveva avuto un colloquio telefonico con Abdel-Fatah al-Sisi per parlare della de-escalation della tensione tra Israele e Hamas, colloquio di cui ha dato notizia la presidenza egiziana. Il presidente americano e al Sisi hanno concordato di continuare i colloqui e di coordinarsi nei prossimi giorni per 'contenere' la situazione.

La portavoce della Casa Bianca Jen Psaki, poco prima dell'annuncio aveva dichiarato che "Israele ha il diritto di difendersi, ma ha raggiunto obiettivi militari significativi in risposta ai razzi lanciati da Hamas, ed ora è nella posizione di iniziare a ridurre le operazioni". 

Inviati Palestina-Israele si accusano di genocidio all'Onu
Durante la riunione dell'Assemblea Generale dell'Onu, il ministro degli Esteri palestinese Riad Al Malki e l'ambasciatore israeliano negli Usa e all'Onu, Gilad Erdan, hanno accusato i rispettivi Paesi di "genocidio". "Il mondo intero tace e chiude un occhio sul genocidio di intere famiglie palestinesi", ha detto il ministro degli Esteri palestinese Riad Al-Malki all'Onu. Durante il suo discorso l'ambasciatore israeliano al Palazzo di Vetro Gilad Erdan si è allontanato. Quando è arrivato il suo turno, Erdan ha affermato che c'era indifferenza per "la Carta di Hamas, che come i nazisti è impegnata nel genocidio del popolo ebraico".