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ECONOMIA

I numeri

Mef: "Con dati produzione industriale e lavoro siamo ad un punto di svolta"

Il Ministero guidato da Pier Carlo Padoan commenta i dati che attestano a maggio la crescita della produzione industriale al +3% su base annua e l'attivazione di 185mila nuovi contratti  di lavoro

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I dati su produzione industriale e su mercato del lavoro mostrano che "siamo a una svolta". Lo sottolinea il Mef. Nel recente passato c'è stata "una certa divergenza" tra previsioni e dati effettivi che ancora erano "altalenanti". Ma in particolare sul fronte della produzione "l'incremento sembra indicare un vero punto di svolta"

Produzione industriale +3%, Nuovi contratti + 185mila
Circa 185mila nuovi contratti di lavoro a maggio: è il saldo tra le 934 mila attivazioni censite dal Ministero del Lavoro e le 749mila cessazioni dello stesso mese. Le attivazioni a tempo indeterminato sono state circa 179mila, con un'incidenza del 19,2% sul totale delle attivazioni. Si conferma quindi l'ampliarsi della quota "stabile" tra le nuove attivazioni, a conferma dell'azione di quest'anno data sia dagli sgravi contributivi voluti dalla Legge di Stabilità che dall'avvio del Jobs Act. In consistente miglioramento la produzione industriale italiana, che nel mese di maggio ha fatto registrare una crescta dello 0,9% su base mensile e del 3% (dato corretto per effetti di calendario) rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. 

Il Tweet del Ministro Padaon: "Ancora molto da fare, ma direzione è quella giusta"



Il commento sui nuovi posti di lavoro
Nella nota del Mef si legge:  nel mese di maggio "non solo aumentano i nuovi contratti rispetto allo stesso mese del 2014 (+2% al netto delle cessazioni), ma si registra l`incremento del peso dei rapporti attivati con contratti a tempo indeterminato (+5 punti percentuali) e la riduzione dell`incidenza di tutte le altre forme contrattuali (determinato, collaborazioni, apprendistato, altro), rafforzando così la tendenza iniziata nei primi mesi del 2015.
Inoltre c`è un forte incremento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (+43% rispetto a maggio 2014)".

Il contesto economico
"Le condizioni esterne in cui opera l`economia italiana - prosegue la nota  - sono divenute favorevoli da alcuni mesi: il quantitative easing della Banca centrale europea ha migliorato le condizioni finanziarie per l`economia italiana; il prezzo del petrolio si è mantenuto a livelli inferiori al passato, con la conseguenza di un costo
dell`energia più basso e quindi un effetto positivo sulla competitività del settore manifatturiero".