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MONDO

Sull'aereo abbattuto "ci sarà risposta adeguata"

Ucraina, Merkel: pronte nuove sanzioni europee contro la Russia

Sulla delicata questione in Medioriente la Cancelliera fa sapere che "il governo tedesco è per una soluzione a due stati ed è disposto a tutti gli sforzi necessari per una soluzione politica''. E parla anche del dopo Ahston: "il fatto di non aver preso una decisione ha molte ragioni"

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Le sanzioni dell'Unione Europea contro la Russia colpiranno le imprese che "sono strettamente coinvolte nella destabilizzazione dell'Ucraina". Lo ha anticipato la cancelliera tedesca Angela Merkel in una conferenza stampa a Berlino, all'indomani dell'abbattimento di un aereo malese con 298 persone a bordo nell'est dell'Ucraina.

"Ci sarà una risposta adeguata a quello che è successo", ha detto la cancelliera, secondo cui le nuove misure restrittive saranno pronte nei prossimi giorni. Quanto all'incidente di ieri, "sebbene non si conosca la causa esatta, è la tragica espressione di quello che sta succedendo nella regione".

La Germania chiede dunque un cessate il fuoco nell'est dell'Ucraina e l'apertura di un'inchiesta internazionale sull'incidente dell'aereo della Malaysia Airlines. "È importante, in questo momento, che venga messa in piedi il più presto possibile un'inchiesta indipendente. Per far questo serve una tregua, così da avviare quel percorso che porti i responsabili di fronte alla giustizia", ha avvertito Merkel. 

Quanto alla delicatissima situazione nella Striscia di Gaza, Merkel ha fatto sapere che "il governo tedesco è per una soluzione a due stati, in Medio Oriente, ed è disposto a tutti gli sforzi necessari per una soluzione politica''. Per una soluzione del genere serve la disponibilità delle due parti, ha aggiunto, sottolineando di apprezzare gli sforzi di John Kerry e l'iniziativa egiziana. Alla domanda se servano sanzioni in questo caso, Merkel ha risposto di ''ritenere diverse la questione ucraina e quella
mediorientale''.

Sul capitolo delle nomine europee Merkel fa chiarezza. In particolare, alla domanda se il posto per l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, per il quale l'Italia candida Federica Mogherini, non sia stato assegnato anche per l'acuirsi della crisi Ucraina, ha risposto: "Il fatto di non aver preso una decisione ha molte ragioni, non si può ridurre a una questione''.