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ITALIA

Dovrà scontare 30 anni

Mesina irreperibile dopo condanna definitiva della Cassazione

Mesina ha 78 anni: i suoi periodi in carcere sono sempre stati interrotti da evasioni, tra cui quelle dalle carceri di Nuoro, Sassari e Lecce. A Orgosolo aveva l’obbligo di dimora ma non di firma

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Graziano Mesina, l'ex primula rossa del Supramonte, condannato ieri in via definitiva a 30 anni per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, è irreperibile. Quando i Carabinieri ieri notte, dopo il verdetto della Cassazione che lo condanna definitivamente a 30 anni, si sono presentati alla sua abitazione ad Orgosolo per condurlo in carcere, Mesina non c'era. Ieri pomeriggio prima della sentenza, per la prima volta dopo un anno, non si è presentato alla stazione dei carabinieri di Orgosolo per la firma.

L’attesa della sentenza
Graziano Mesina ieri ha atteso la sentenza a Orgosolo con al suo fianco l'avvocata Maria Luisa Vernier, mentre l'altra legale Beatrice Goddi discuteva a Roma in Cassazione. Ma poi nel tardo pomeriggio, quando sembrava chela data della sentenza dovesse essere rinviata, l'avv. Vernier è tornata a Cagliari e Mesina è rimasto solo a casa. I due legali sono rimasti spiazzati dalla fuga del loro assistito, ma per il momento preferiscono non commentare sul punto. L'avvocata Goddi, invece in alcune interviste ha detto: "Non ci aspettavamo il rigetto del ricorso perché c'erano dei punti relativi alla competenza territoriale su cui noi puntavamo. Il reato più grave era l'associazione a delinquere relativa a Orosolo e il giudice competente per il procedimento doveva essere quello di Nuoro, per questo pensavamo di spuntarla. Anche Mesina era ottimista -conclude la legale - e attendeva la sentenza serenamente"
 
Libero per decorrenza dei termini di custodia
Mesina, 78 anni, da giovane era stato condannato per omicidio, poi perchè ritenuto responsabile di una serie di sequestri di persona, durante gli anni '60 e '80. Dal giugno dell'anno scorso era a Orgosolo, scarcerato per decorrenza dei termini di custodia cautelare, in attesa del processo in Cassazione, a cui si era rivolto con i suoi avvocati per ribaltare la sentenza di appello dei giudici di Cagliari.

Chi è Graziano Mesina
Per lui una lunga detenzione sempre interrotta tuttavia da una serie di evasioni, tra cui quelle dalle carceri di Nuoro, Sassari e Lecce. Nel 1992, quando era in libertà condizionale, fu protagonista dell'opera di mediazione con i banditi che portò alla liberazione Farouk Kassam, il bambino di sette anni sequestrato in Costa Smeralda. Per la sua morte sarà accusato e condannato, l'ex latitante di Lula, Matteo Boe. Nel 2004, anche in seguito al ruolo, seppur controverso per la diversa lettura dei fatti con le forze dell'ordine, avuto nella liberazione del piccolo Farouk, il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli concedette la grazia, controfirmata dall'allora ministro della Giustizia, Roberto Castelli.   

Da uomo finalmente libero Mesina è ritornato a vivere nella sua Orgosolo e nella zona dove erano avvenuti scontri a fuoco con le forze dell’ordine.
Tra questi quello del 1967, a Osposidda, tra Orgosolo e Oliena, dove rimase ucciso il legionario spagnolo Miguel Atienza, scappato con Mesina dalle vecchie carceri di Sassari. Nella sparatoria furono colpiti a morte anche due carabinieri. Per quelle morti l'ex Primula rossa del Supramonte era stata assolta.
 
La caccia a Orgosolo
Con Mesina latitante Orgosolo è tornata ad essere sotto assedio della forze dell'ordine come ai vecchi tempi. Polizia e Carabinieri lo cercano ovunque con posti di blocco, interrogatori e perquisizioni, le prime stanotte a casa delle due sorelle di Mesina: Peppedda, nella cui casa Mesina ha vissuto nell'ultimo anno, e Antonia. Ma dell'ex primula rossa del Supramonte non c'è traccia. In paese ha passato serenamente l'ultimo anno. Attraversava corso Repubblica tutti i giorni verso le 18 per andare a firmare dai Carabinieri, un appuntamento che ha mancato solo ieri. Nulla faceva pensare,  anche per l'età, una nuova fuga. C'è da capire se Mesina abbia deciso davvero di darsi alla latitanza o se questo sia l'ultimo colpo di teatro prima di consegnarsi nelle mani delle forze dell'ordine.

La sorella "adesso lasciatemi in pace" 
"Graziano è venuto ieri mattina a casa, poi non lo ho più visto né sentito, non ho idea di dove possa essere". Parla Antonia Mesina 76 anni, sorella dell'ex primula rossa del Supramonte in fuga. L'anziana non ha più voglia di parlare: "Sono malata e stanca di essere interpellata per motivi di cronaca che riguardano mio fratello, ho diritto di essere lasciata in pace".

L'ex ministro della Giustizia Castelli
"La mia più grande  delusione". Sono le parole dell'ex  ministro della Giustizia, Roberto Castelli,dopo la notizia dell'ennesima fuga di Graziano Mesina." Lo graziammo con il Presidente Ciampi" aggiunge Castelli  "Gli parlai e gli dissi di non tradire la mia fiducia e quella  del Presidente della Repubblica"