MONDO
È la 17esima vittima in 20 mesi
Messico. Trovato morto il reporter de ”El Mundo”. Giornalisti in piazza
Chiedono giustizia e libertà di parola i giornalisti che protestano a Veracruz. Chiedono giustizia per l’ennesimo collega assassinato
L’ultimo ha il volto di Julio Valdia reporter de “El Mundo”. Il suo cadavere decapitato è stato trovato ai bordi di una ferrovia a Veracruz, una delle città portuali più importanti del Messico. Chi lo ha ucciso, ha cercato di farlo sembrare un incidente, invece il corpo è stato trascinato a lungo e gettato come se fosse uno scarto.
Julio Valdia è il 17essimo giornalista ucciso in Messico in 20 giorni.
La Ong Reporters Sans Frontieres ha definito il paese, “il luogo più pericoloso al mondo per i giornalisti”.
Il reporter si occupava di cronaca nera ed era stato minacciato di morte.
Per il suo assassinio un gruppo di giornalisti ha protestato a Veracruz. Chiedono giustizia, riferisce il quotidiano La Jornada, per la morte del reporter, sia alla Comision Estatal para La Atencion y Proteccion de Los Periodistas (Ceapp), sia al Congresso e alla Procura generale.
Il Segretario di Stato e Capo della Polizia, Hugo Gutierrez, ha condannato l’omicidio di Valdia aggiungendo: ”Sono sicuro che nelle prossime ore troveremo i responsabili che pagheranno per questo atroce atto”.
Julio Valdia è il 17essimo giornalista ucciso in Messico in 20 giorni.
La Ong Reporters Sans Frontieres ha definito il paese, “il luogo più pericoloso al mondo per i giornalisti”.
Il reporter si occupava di cronaca nera ed era stato minacciato di morte.
Per il suo assassinio un gruppo di giornalisti ha protestato a Veracruz. Chiedono giustizia, riferisce il quotidiano La Jornada, per la morte del reporter, sia alla Comision Estatal para La Atencion y Proteccion de Los Periodistas (Ceapp), sia al Congresso e alla Procura generale.
Il Segretario di Stato e Capo della Polizia, Hugo Gutierrez, ha condannato l’omicidio di Valdia aggiungendo: ”Sono sicuro che nelle prossime ore troveremo i responsabili che pagheranno per questo atroce atto”.