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ITALIA

L'autopsia esclude malformazioni o patologie

Messina, la morte di Ilaria Boemi: trovati coetanei che erano con lei

Al momento del decesso, la giovane era con una minorenne e un maggiorenne che sono stati identificati. La polizia sta cercando di ricostruire con loro gli ultimi momenti della vita della ragazza. La pista privilegiata dalla Procura è che possa esser morta dopo aver ingerito dell'ecstasy "cattiva"

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archivio foto ansa
Messina
I due giovani che erano con la sedicenne Ilaria Boemi nel momento in cui ha perso i sensi e poi è morta sulla spiaggia del Ringo a Messina sono stati identificati. Si tratta di una minorenne, coetanea di Ilaria, e di un ragazzo maggiorenne. La polizia sta cercando di ricostruire con loro gli ultimi momenti della vita della giovane. La pista privilegiata dalla Procura è che la ragazza possa esser morta dopo aver ingerito dell'ecstasy "cattiva".

Caccia all'eventuale spacciatore
I due ragazzi vengono sentiti come persone informate dei fatti. Secondo le prime informazioni, non sarebbero stati loro a consegnare eventuali sostanze stupefacenti alla minorenne. Sarebbero fuggiti all'arrivo di persone per paura di essere coinvolti e la squadra mobile sta cercando di accertare se conoscono l'eventuale spacciatore che abbia venduto l'ecstasy a Ilaria.

L'autopsia esclude malformazioni
Per conoscere con certezza la causa della morte di Ilaria bisognerà comunque aspettare l'esame tossicologico. Intanto dall'autopsia, effettuata questa mattina al Policlinico di Messina, secondo le prime informazioni non sono risultate malformazioni o patologie congenite.

"Possibilità concreta" di morte dopo assunzione di droga
"La possibilità che la ragazza sia deceduta a seguito dell'assunzione di droga è una possibilità concreta mentre la possibilità che, viceversa, vi sia della droga letale in circolazione è soltanto un'ipotesi investigativa sulla quale stiamo lavorando", afferma il procuratore aggiunto di Messina, Sebastiano Ardita che sta coordinando le indagini. "Se dovessimo trovare conferma a questa ipotesi - aggiunge - avvieremo controlli anche con le altre procure che trattano casi analoghi per verificare se in Italia sta girando dell'ecstasy letale".