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MONDO

L'emergenza

Migranti, Frontex chiede 775 guardie per Italia e Grecia. Merkel: "Resta solo chi ha diritto asilo"

Gli ufficiali, secondo le intenzioni di Frontex, saranno principalmente impiegati nell'assistenza delle autorità di Italia e Grecia nell'identificazione e registrazione di migranti provenienti dalla Libia e Turchia. Quasi ultimato il primo muro tra due paesi Ue, quello al confine tra Ungheria e Croazia 

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I morti della strage di Lampedusa di due anni fa - oltre 360 - non sono bastati a fermare l'emergenza. Frontex ha chiesto oggi ai governi l'invio di 775 guardie di frontiera da dislocare alle frontiere esterne dell'Unione. Si tratta del maggior numero mai richiesto dall'agenzia europea dalla sua apertura. La cancelliera Angela Merkel ribadisce: "Ospiteremo solo chi ha diritto di asilo, gli altri andranno via".

Ma la strategia comune non convince i Paesi dell'Europa centro-orientale. Domani verrà ultimato il primo muro tra due Paesi Ue, quello che separerà definitivamente l'Ungheria dalla Croazia. Si tratta di una parte del confine nell'est della Croazia, non lontano dalla Serbia. Il resto della frontiera croato-ungherese corre lungo il fiume Drava, difficilmente superabile da parte dei migranti.

Frontex: 775 guardie per Italia e Grecia 
Gli ufficiali, secondo le intenzioni di Frontex, saranno principalmente impiegati nell'assistenza delle autorità di Italia e Grecia nell'identificazione e registrazione di migranti provenienti dalla Libia e Turchia. Frontex ha richiesto 670 ufficiali soprattutto 'screener', 'debriefer' ed interpreti - da impiegare in Italia e Grecia. Altri 105 ufficiali saranno dislocati su altre frontiere esterne dell'Ue. Gli 'screener' giocano un ruolo chiave nell'aiutare le autorità a risalire alla nazionalità dei migranti in arrivo, per identificarli e registrarli, mentre i 'debriefer' raccolgono informazioni sulle attività delle reti di trafficanti. 

Merkel: "Dobbiamo essere coerenti, chi non ha diritto deve lasciare Paese"
"Coloro che non hanno diritto d'asilo, perché mancano le ragioni della protezione, e arrivano da noi esclusivamente per ragioni economiche, dovranno lasciare di nuovo il nostro Paese. Su questo dobbiamo essere coerenti", ha detto Merkel. Sulle preoccupazioni dei cittadini tedeschi, fra i quali l'allarme per la difficile gestione del fenomeno dei migranti, la cancelliera tedesca afferma: "La gente deve poter porre le sue domande. E lo fa anche". E di fronte a questa emergenza e alla sfida dell'integrazione "ci deve essere anche spazio per la discussione". "Si tratta di qualcosa che non abbiamo mai vissuto in questa dimensione - ha continuato -. All'improvviso accade che da una guerra come quella in Siria, che noi abbiamo visto in televisione, arriva qualcosa di assolutamente reale arrivano i profughi".