Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Migranti-Juncker-Patto-di-stabilita-terra-conto-degli-sforzi-dei-paesi-bbcfebde-8def-4d1f-9600-adefb6989991.html | rainews/live/ | true
MONDO

L'intervento

Migranti, Juncker: Patto di stabilità terrà conto degli sforzi dei paesi

Durante il suo intervento all'Europarlamento, il presidente Jean-Claude Juncker ha spiegato che se un Paese compie uno sforzo straordinario per far fronte all'emergenza profughi, questo sarà riconosciuto nella valutazione dei bilanci nazionali da parte della Commissione. Tusk: crisi dei migranti può distruggere Schengen

Condividi
(Foto La presse)
La Commissione europea "applicherà la flessibilità" alle spese per i rifugiati perché "siamo di fronte ad una situazione di eccezionalità" ma tale flessibilità sarà "applicata paese per paese" purché siano "sforzi straordinari".  

Flessibilità aggiuntiva: da valutare
Le parole sono di Jean Claude Juncker che precisa: "Il patto di stabilità e crescita sarà applicato tenendo conto degli sforzi straordinari dei paesi che ne fanno. Le regole contengono un margine di flessibilità che verrà utilizzato. Ma fra i grandi paesi ce ne sono anche alcuni che non fanno abbastanza: solo chi dimostrerà di compiere sforzi avrà diritto alla flessibilità".

Legge di stabilità italiana
La questione interessa in gran misura il nostro Paese. Nella Legge di Stabilità se venisse accettate la clausola migranti - cioè una flessibilità maggiore nel rapporto deficit/pil per gli sforzi dell'Italia per la questione immigrazione - sul piatto ci sarebbero 3,3 miliardi in più.

"Cooperare con Turchia, ci piaccia o no"
Sulla questione migranti Juncker precisa: "Che piaccia o meno dobbiamo cooperare con la Turchia [...] Esistono questioni irrisolte sui diritti umani e la libertà di stampa" ma sostenendo che "è necessario muoversi rapidamente" perché Ankara "è d'accordo perché i profughi restino in Turchia".

"No registration, no rights"
Frenare il flusso di migranti "significa che essi devono registrarsi" all'ingresso nella Ue "e noi dobbiamo informarli delle conseguenze della mancata registrazione", dice inoltre il presidente della Commissione, enunciando davanti alla plenaria di Strasburgo che "il principio deve essere 'no registration, no rights'".

Tusk: crisi può distruggere Schengen
La crisi dei migranti è "la fida più grande" per la Ue e "può distruggere conquiste come la libera circolazione del trattato di Schengen". Lo dice il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, in apertura del suo intervento davanti alla plenaria del Parlamento Ue. "Può scatenare "scosse telluriche" negli equilibri dell'Unione.