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MONDO

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Migranti, Merkel a Italia e Grecia: "Subito gli hotspot". Budapest annuncia nuovo muro con Romania

La Cancelliera tedesca vede l'omologo austriaco e dice: "Hotspot necessari per redistribuzione in Europa". Il 22 settembre convocato vertice straordinario Ue. Obama: tutta l'Europa collabori nella gestione della crisi

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La presidenza lussemburghese del Consiglio dell'Ue ha convocato per il 22 settembre un consiglio Affari interni straordinario. In questa occasione la presidenza auspica di far approvare una decisione su un meccanismo provvisorio per il ricollocamento di 120mila profughi. E' quanto si legge in una nota della presidenza Ue che segue le voci e le richieste che già da stamani puntavano su un nuovo incontro straordinario dopo quello inconcludente andato in scena ieri.

Intanto a Berlino, in conferenza dopo l'incontro con il suo omologo austriaco Werner Faymann, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha detto: "È urgente che la Grecia, e anche l'Italia, facciano subito gli hotspot",  sottolineando che "diversamente non può esserci la distribuzione equa dei migranti". La Merkel, inoltre, si era anche lei detta favorevole all'ipotesi di una convocazione di un consiglio europeo straordinario sui profughi già la prossima settimana.

Obama: Europa sia unita contro la crisi
Tutta l'Europa deve collaborare per risolvere la crisi dei migranti. Lo afferma il presidente americano, Barack Obama, incontrando il Re di Spagna. "E' importante che gli Stati Uniti si facciano carico della propria quota di rifugiati siriani", ha poi afggiunto. Gli Usa hanno già annunciato che sono pronti ad accoglierne 10 mila. E dagli Stati Uniti arriverà un contributo economico importante. Sarà quello di Google che donerà 5,5 milioni di dollari per aiutare i rifugiati in Europa.

E intanto dalla mezzanotte di martedì è in vigore in Ungheria la nuova legge che prevede l'arresto per i chi entra senza autorizzazione all'interno dei confini nazionali, e mentre sono già oltre 150 (174 l'ultima stima fornita) i migranti arrestati per questo, Budapest ha annunciato la costruzione di un nuovo muro, questa volta al confine con la Romania. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri, Peter Szijjarto, durante una conferenza stampa a Budapest. "Abbiamo deciso di avviare dei lavori preparatori per la costruzione di una barriera lungo il confine con la Romania, prolungando quella eretta alla frontiera con la Serbia", ha annunciato Szijjarto, spiegando che da quella direzione potrebbe aumentare la pressione migratoria. Lungo il confine ora chiuso sono ancora bloccati migliaia di persone senza cibo, acqua, né riparo e, un centinaio di queste, ha cominciato uno sciopero della fame. Un'ipotesi che non piace al governo di Bucarest, "Riteniamo che erigere una barriera tra due Paesi membri dell'Ue che sono partner strategici non sia un gesto corretto da un punto di vista politico e non in linea con lo spirito europeo", ha commentato il ministero degli Esteri.

Agenzia Onu invia mezzi per la notte
L'Unhcr ha inviato in serata al confine serbo-ungherese di Horgos alcuni autobus per consentire in particolare a donne e bambini di passare la notte al riparo. Fortunatamente il tempo è clemente e la temperatura è tornata su valori estivi.Tra due e tremila migranti e profughi bivaccano dalla notte scorsa nella terra di nessuno al confine, bloccati dal muro di ferro e filo spinato eretto dale autorità di Budapest. Il governo di Belgrado ha duramente criticato l'Ungheria per aver innalzato la barriera anti-immigrati al posto di confine di Horgos, bloccando la circolazione automobilistica senza alcun preavviso. Horgos è infatti un importante punto di passaggio tra Serbia e Ungheria, e al tempo stesso un valico strategico lungo l'autostrada che collega i Balcani all'Europa centrorientale.

In serata a Horgos è giunto per un sopralluogo il ministro dell'interno serbo Nebojsa Stefanovic. In mattinata a incontrare i profughi era stato il ministro del lavoro e affari sociali Aleksandar Vulin, che ha chiesto più volte al governo ungherese di togliere il muro e riaprire la frontiera con la Serbia.

Controllo strettissimo al confine ungherese 
La polizia magiara ieri sera ha avvertito che ogni 35 metri lungo la frontiera blindata dalla barriera metallica e di filo spinato farà la guardia un poliziotto o un militare. Le norme rendono un crimine anche solo danneggiare il “muro” alto 4 metri creato lungo i 175 chilometri di confine con la Serbia e ben 30 giudici sono stati messi in stato di allerta, pronti a processare per direttissima chiunque sia colto a violare le regole. Le autorità ungheresi hanno inoltre dichiarato lo stato di emergenza in due contee al confine con il territorio serbo. La decisione dà poteri speciali alla polizia e spiana la strada per l'uso dell'esercito nelle operazioni di sorveglianza delle frontiere.  

Salisburgo, stazione in tilt
La principale stazione ferroviaria di Salisburgo, in Austria, è al collasso per l'enorme flusso di migranti che tentano di partire alla volta della Germania e le autorità locali potrebbero essere costrette a chiuderla. "I problemi più grandi sono creati al momento dal gran numero di persone che vengono portate privatamente (alla stazione) in auto o che arrivano in pullman", ha sottolineato in una nota l'amministrazione della città. "Se questa situazione dovesse continuare, la chiusura della principale stazione potrebbe essere necessaria come ultima risorsa". Per rallentare il flusso di rifugiati in arrivo nel Paese, la Germania ha reintrodotto domenica i controlli ai confini.