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MONDO

Emergenza per l'Ue

Migranti, Salvini: stretta su asilo, circolare a Prefetti

Velocizzare esame e rigore in concessione permessi umanitari

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Una stretta verifica dei requisiti per accedere alla concessione della cosiddetta 'protezione umanitaria'. E' quanto chiede il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, con la circolare indirizzata ai prefetti, alla Commissione per il diritto d'asilo e ai presidenti delle sezioni territoriali per il riconoscimento della protezione umanitaria.

Una sollecitazione che potrebbe comportare di conseguenza un restringimento della concessione di tali permessi, della durata di due anni, rinnovabili, nel momenti in cui è accertata la condizione di difficoltà umanitaria. E da una prima lettura a farne maggiormente le spese sarebbero le figure più deboli, come donne e bambini. Ma dal Viminale fanno sapere che la circolare non può ovviamente superare i dettati di una legge né derogare a una norma. E si respinge l'interpretazione che si tratti di un giro di vite. Nel caso in questione, viene fatto rilevare, si punta ad avere invece una interpretazione uniforme sul territorio nazionale, a fronte di un quadro legislativo non chiaro.

Salvini, in particolare, chiede una velocizzazione nell'esame delle istanze ed una stretta sulla concessione del permesso di soggiorno per motivi umanitari, il beneficio più concesso (quest'anno salito a quota 28%) e per il quale si invitano le commissioni alla "necessaria rigorosità dell'esame delle vulnerabilità degne di tutela".

"Donne incinte, bambini e rifugiati restano in Italia. Si vergognino i disinformati che dicono e scrivono il contrario". Così Salvini sulle anticipazioni della circolare sulle protezioni umanitarie. "Il senso dell'iniziativa - spiega il ministro- è limitare un abuso che va a discapito dei rifugiati veri. Su 43mila domande esaminate, i rifugiati sono il 7 per cento mentre la protezione sussidiaria raggiunge il 5. Poi abbiamo la protezione umanitaria che, sulla carta, è riservata a limitati e residuali casi di persone che, pur non essendo in fuga dalle guerra hanno necessità di una tutela. Ma rappresentano il 28 per cento dei casi che poi arriva al 40 con i ricorsi, decine di migliaia di persone. E spesso diventano la legittimazione dell'immigrazione clandestina".

"L'anno scorso dal 1 giugno al 3 luglio, con un altro governo ed un altro ministro, sono sbarcate 24.900 persone. Quest'anno, dalla data del mio insediamento ad oggi, ne sono sbarcate 3.098. Il mio obiettivo è che ne sbarchino ancora di meno, il business dell'immigrazione clandestina è finito", scrive poi su Facebook Salvini.

"Spostati 42 milioni da accoglienza a rimpatri"
Il Viminale ha spostato 42 milioni dall'accoglienza dei migranti ai rimpatri volontari, ha annunciato il ministro dell'Interno Salvini sottolineando che lo spostamento è stato possibile dopo uno screening di tutti i progetti di "integrazione ed accoglienza" in corso, finanziati sia dall'Italia sia dalla Ue. "Quello che fino a poco fa era un business che faceva arricchire pochi sulle spalle di molti, diventa un investimento in sicurezza e in rimpatri - ha aggiunto - la voce è sempre quella, immigrazione, ma c'è modo e modo di usare i fondi che stanno sotto quella voce".

Vertice mercoledì 11 luglio tra Italia, Germania e Austria
I ministri dell'Interno di Austria, Germania e Italia si incontreranno la prossima settimana a Innsbruck per discutere "misure per chiudere la rotta del Mediterraneo". Lo ha annunciato il cancelliere austriaco Sebastian Kurz. dopo avere incontrato il ministro dell'Interno tedesco, Horst Seehofer.

"A Innsbruck la sera di mercoledì vedrò il collega tedesco Horst Seehofer e, prima del summit, ci sarà un incontro a tre Italia, Germania e Austria: stiamo lavorando ai contenuti", ha poi confermato il vicepremier e ministro dell'interno, Matteo Salvini.