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MONDO

Aperto il vertice Ue a Bruxelles

Migranti, Tusk: dal Consiglio europeo sostegno all'Italia

Gentiloni: "Ci aspettiamo che oltre a rallegrarsi tutti in Europa ci sia anche un concorso di risorse economiche perché è il momento per consolidare questi risultati"

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La gestione dei migranti non è solo un problema italiano. Il Consiglio europeo di Bruxelles, dopo il pressing durato mesi del governo, inizia a riconoscere il ruolo del nostro paese nella gestione dei flussi migratori e apre alla possibilità di mettere sul tavolo più fondi per garantire un "finanziamento sufficiente" al Trust Fund per l'Africa, che dovrebbe servire a combattere le cause delle migrazioni alle origini. Si parla di una cifra di 100 milioni di euro in più entro dicembre, oltre ai 234 milioni promessi. Cifra decisamente insufficiente ma che viene considerata un segnale di disponibilità da fonti italiane.

Tusk: necessario aiutare l'Italia
Al termine della prima sessione del Consiglio europeo dedicato ai migranti, il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, che si era speso nei giorni scorsi per assicurare all'Italia l'appoggio dei 28, dice ai cronisti che i capi di Stato e di governo dell'Ue hanno riconosciuto "la necessità di aiutare l'Italia" e hanno offerto al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, "forte sostegno per il lavoro dell'Italia con le autorità libiche". 

Finanziamenti adeguati per il fondo per l'Africa
Il Consiglio europeo ha inoltre deciso che è necessario garantire un "finanziamento sufficiente" al Trust Fund per l'Africa, assicura Tusk, che dovrebbe servire a combattere le cause delle migrazioni alle origini. "Dovremmo vedere risultati concreti nelle prossime settimane", ha assicurato.  La notizia arriva al termine di una giornata in cui anche il Parlamento europeo ha approvato un primo passo per la revisione del regolamento di Dublino, che riconosce che l'onere del riconoscimento del diritto di asilo va condiviso e non può essere a carico solo dei paesi di prima accoglienza. Una vittoria per l'Italia che da tempo chiede una maggiore corresponsabilità in questo campo.

Gentiloni: risorse per consolidare i risultati ottenuti
"Siamo qui per rivendicare i risultati anche molto incoraggianti che l'azione dell'Italia ha raggiunto per quanto riguarda il contrasto al traffico di migranti clandestini nella rotta del Mediterraneo centrale", ha detto Gentiloni all'apertura del summit. Al suo arrivo a Bruxelles, prima di partecipare al vertice dei socialisti europei, Gentiloni ha ripetuto ancora una volta che l'Italia ha fatto ampiamente la sua parte, che i numeri "degli sbarchi sono diminuiti drammaticamente negli ultimi 4-5 mesi", ma anche che questo da solo non basta: "Sappiamo che questo risultato va consolidato", ha continuato il premier salutando con soddisfazione il voto del Parlamento europeo di questa mattina sui meccanismi comuni di una politica migratoria. "Ci aspettiamo che oltre a rallegrarsi tutti in Europa ci sia anche un concorso di risorse economiche perché è il momento per consolidare questi risultati". 

Verso una presenza permanente in Libia
Il pressing dell'Italia, iniziato nei giorni drammatici degli sbarchi sulle coste del Mediterraneo, sembra dunque avere almeno in parte scalfito la corazza dell'Ue. Il presidente della Commssione, Jean Claude Juncker, ha invitato i 28 a incrementare ancora i finanziamenti per i fondi. E nel documento conclusivo, i 28 si impegnano a incrementare gli sforzi per stabilire rapidamente una presenza permanente in Libia, tenendo però in conto la situazione sul terreno.