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MONDO

Oggi consiglio dei ministri dell'Interno dell'Ue

Migranti, Austria e Ungheria sfidano l'Europa

L'Austria annuncia che al consiglio dei ministri dell'Interno dell'Ue di oggi porterà una proposta per chiamarsi fuori da qualsiasi schema futuro di ridistribuzione dei migranti. E l'Ungheria accusa l'Italia di ricattare i Paesi dell'Europa centro-orientale sulle 'relocation'

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A pochi giorni dalle celebrazioni per i sessanti anni dei trattati di Roma, il tema dei migranti torna a mettere a dura prova il rinnovato slancio unitario mostrato dai 27 nel summit. L'Austria annuncia che al consiglio dei ministri dell'Interno dell'Ue di oggi porterà una proposta per chiamarsi fuori da qualsiasi schema futuro di ridistribuzione dei migranti. E l'Ungheria accusa l'Italia di ricattare i Paesi dell'Europa centro-orientale sulle 'relocation'. 

Vienna potrebbe varare il ritiro dal piano di ricollocamenti deciso dalla Ue
Poche ore dopo che da Bruxelles il ministro dell'Interno, il conservatore Wolfgang Sobotka, aveva annunciato che Vienna avrebbe accolto richiedenti asilo da Grecia e Italia per rispetto delle regole Ue sulla riallocazione, il ministro della Difesa, il socialdemocratico Hans-Peter Doskozil, ha proposto che l'Austria esca dall'accordo europeo e ha raccolto l'immediato placet dello stesso collega Sobotka.  "Credo che l'Austria abbia gia' fornito un contributo umanitario sufficiente", ha dichiarato il titolare socialdemocratico della Difesa che domani proporra' il ritiro dall'accordo Ue in Consiglio dei ministri, secondo quanto riferisce la radio pubblica Orf. La proposta e' stata immediatamente sostenuta dal ministro dell'Interno Sobotka che a Bruxelles, alla riunione con i colleghi Ue, aveva dichiarato: "Ho l'obbligo di rispettare il processo a cui l'Austria ha aderito  e questo non e' accaduto finora. Il fatto che non sia d'accordo sul sistema delle riallocazioni e' un'altra questione". Sobotka aveva aggiunto che "tutte le eccezioni legali sono state discusse" ma per l'Austria "non ci sono altre possibilita'". "Avvieremo il processo. Ho gia' parlato con il ministro dell'Interno italiano e con il commissario Avramopoulos, che mi aveva esortato diverse volte", ha spiegato il ministro. Nell'accordo di redistribuzione l'Austria aveva accettato di farsi carico di 1.491 richiedenti asilo dalla Grecia e di 462 dall'Italia nell'ambito dell'intesa Ue del 2015 sul piano di riallocazione di 160.000 profughi. L'Austria si era detta disponibile ad accogliere un primo contingente di profughi, all'interno della quota di spettanza, di 50 minori non accompagnati dall'Italia dopo che l'Ue aveva gia' concesso una proroga di un mese a Vienna. Il ministro della Difesa Doskozil sostiene invece che l'Austria ha gia' fatto la sua parte perche' su una popolazione di 8,5 milioni di persone ha accolto nel 2015 90.000 richiedenti asilo e altri 30.000 nel 2016.

Ungheria, entra in vigore oggi legge su detenzione richiedenti asilo
L'Ungheria ha detto di essere pronta a iniziare a chiudere i richiedenti asilo in campi al suo confine meridionale con la Serbia, dopo che il 7 marzo il parlamento ha approvato una legge che prevede la sistematica detenzione per tutti i richiedenti asilo in campi al confine composti da container. La mossa è parte delle politiche per disincentivare i migranti da parte del governo di destra di Viktor Orban.  "Le agenzie di protezione dei confini sono pienamente preparate per l'entrata in vigore della chiusura rafforzata dei confini il 28 marzo", ha riferito il ministero dell'Interno.  "La polizia, le forze di difesa e l'Ufficio immigrazione e asilo hanno fatto i necessari preparativi per la messa in pratica delle misure richieste". Il ministero ha continuato che lo scopo delle restrizioni è quello di impedire che migranti con uno status non chiaro si muovano liberamente nel territorio del paese e dell'Unione europea e di ridurre i rischi alla sicurezza connessi alla migrazione". Scondo il govenro, 324 container sono stati installati in due separati siti definiti "zone di transito" entro la barriera eletta lungo il confine pwer 175 km. L'Ungheria precedentemente deteneva sistematicamente i richiedenti asilo in arrivo, ma aveva sospeso la pratica nel 2013 in base alle pressioni di Bruxelles, dell'agenzia per i rifugiati Onu e della Corte europea per i diritti umani.  

Ungheria, l'Italia continua a ricattarci
 ''L'Italia ci ha ricattati e continua a farlo facendo pressione politica su di noi e sul resto dei Paesi dell'Europa centro-orientale''. Lo ha detto il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs, a Roma durante un incontro informale con alcuni media italiani, facendo riferimento alla ricollocazione dei migranti legata all'approvazione del bilancio Ue.