Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Migranti-dopo-la-revoca-dei-domiciliari-Domenico-Lucano-ha-lasciato-Riace-efca6c32-18d6-46f8-8070-96a25b1cf9bf.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Divieto di dimora

Migranti, dopo la revoca dei domiciliari Domenico Lucano ha lasciato Riace

Il Tribunale del Riesame ha disposto l'allontanamento del sindaco sospeso. "Anche senza soldi pubblici andremo avanti lo stesso", assicura

Condividi
Ha lasciato Riace poco dopo le 6 di stamattina Domenico Lucano, il sindaco sospeso per il quale ieri il Tribunale del riesame di Reggio Calabria ha revocato gli arresti domiciliari, disponendo però nei suoi confronti il divieto di dimora. Resta a Riace, invece, la compagna di Lucano, Tesfahun Lemlem, per la quale il divieto di dimora è stato attenuato con la misura dell'obbligo di firma. 

Ieri la revoca dei domicilari
Il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha revocato ieri gli arresti domiciliari nei confronti del sindaco (sospeso) di Riace. Il Tribunale ha quindi accolto parzialmente quanto invocato dai legali Mazzone e D'Aqua e ha sostituito la misura emessa dal Gip di Locri con quella del divieto di dimora nel comune jonico. La decisione dei giudici reggini arriva a meno di 24 ore dalla discussione dell'istanza.

Lucano assicura: andremo avanti
Anche senza contributi pubblici andiamo avanti lo stesso - ha detto ieri il sindaco - perché negli anni abbiamo costruito dei supporti all'integrazione che oggi fanno la differenza". Poi lancia la sfida: "Vogliamo uscire dallo Sprar, non voglio avere a che fare con chi non ha fiducia e con questo governo che spesso non rispetta i diritti umani".

Il sindaco resta indagato
Lucano rimane indagato per una serie di reati tra cui il favoreggiamento di immigrazione clandestina e l'illecito affidamento dei servizi della raccolta differenziata. Per il momento, inoltre, rimane sospeso dalla carica di primo cittadino così come aveva disposto il prefetto Michele Di Bari all'indomani dell'Operazione Xenia. 

L'intervento del vicesindaco
"Lo Sprar è stato chiuso e faremo ricorso avverso quell'ordinanza" del Viminale "ma in ogni caso gli Sprar in Italia subiranno delle modifiche. Per chi vorrà rimanere a Riace cercheremo di portare avanti un'accoglienza autogestita". Così il vicesindaco di Riace (Reggio Calabria) Giuseppe Gervasi al telefono con LaPresse. È finito il 'sogno' Riace? "Ci siamo svegliati dal sogno e stiamo vivendo un incubo. Stasera sono un po' così, ma dalle cadute bisogna rialzarsi e da domani bisogna continuare a sognare e a ridare la speranza per un futuro migliore. Io e Mimmo Lucano faremo il possibile", ha aggiunto.