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MONDO

Anche l'Alan Kurdi verso Lampedusa

Migranti, la nave Alex è a Lampedusa. Salvini: "Complici dei trafficanti di esseri umani"

Il ministro tedesco Seehofer scrive a Salvini: "Cambi idea sui porti chiusi".  Lui risponde: "Assolutamente no. Chiediamo anzi al governo Merkel di ritirare la bandiera tedesca a navi che aiutano trafficanti e scafisti". E annuncia l'inasprimento delle sanzioni con emendamenti della Lega al decreto Sicurezza bis. Polemica Difesa-Viminale

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La barca a vela Alex della ong Mediterranea ha attraccato nelle banchina del porto di Lampedusa. La nave è arrivata scortata da un gommone della Guardia costiera e una motovedetta della Guardia di Finanza. A bordo dell'imbarcazione dell'ong ci sono 41 migranti dei 54 salvati giovedì in acque libiche e l'equipaggio. Alex aveva dichiarato "lo stato di necessità " a bordo e deciso di forzare il blocco imposto dal ministro dell'Interno Matteo Salvini.

Successivamente il veliero Alex è stato trasferito al Molo Favaloro di Lampedusa per consentire rifornimenti di acqua a bordo e l'approdo di un traghetto turistico che era in attesa. Lo rende noto Mediterranea. Due donne ed un minore sono scesi per essere trasportati al centro medico di Lampedusa. Lo riferisce l'Agenzia Italpress. ''Quasi tutti i migranti a bordo della Alex sono stati trasbordati dalla barca alla guardia medica per motivi sanitari'', ha in serata detto il sindaco di Lampedusa Totò Martello.

Ong: "Non ci fanno sbarcare, è sequestro di persona"
"Siamo in una situazione surreale. Ci sono persone che rischiano di svenire e che devono andare in bagno, i nostri servizi igienici sono inservibili e nessuno ci dice cosa fare. Questo è un sequestro di persona, non è più uno Stato di diritto. Devono farci sbarcare",  ha detto Alessandra Sciurba, portavoce di Mediterranea Saving Humans commentando la situazione a bordo del veliero Alex.

L'intervista ad Alessandra Sciurba, portavoce della ong Mediterranea 



Medico a bordo per controllare la missione sanitaria
Dopo la richiesta del capo missione di Mediterranea Erasmo Palazzotto di avere un medico a bordo per controllare la situazione sanitaria, sulla Alex è salita una dottoressa della Asp che sta visitando i migranti che si trovano da due giorni sul ponte del veliero. A bordo dell'imbarcazione vi sono anche 11 uomini di equipaggio e quattro giornalisti. Secondo quanto è stato riferito ai volontari della Ong l'imbarcazione dovrebbe essere spostata dalla banchina al molo Favaloro per consentire alle persone a bordo di utilizzare i bagni del porto. 

Salvini: "Non autorizzo lo sbarco di chi aiuta gli scafisti"
"Non autorizzo nessuno sbarco di chi se ne frega delle leggi italiane e aiuta gli scafisti. Io denunciato per sequestro di persona? Siamo al ridicolo", dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini.

La cronaca dell'inviata Angela Caponnetto

Mediterranea: "Intollerabile situazione igienico-sanitaria"
"Di fronte a intollerabile situazione igienico-sanitaria a bordo ALEX ha dichiarato lo "stato di necessità" e sta dirigendo verso il porto di Lampedusa unico possibile porto sicuro di sbarco", aveva scritto l'ong su twitter. "Quello che è giusto fare. Lo stato di necessità costringe a scelte non facili e di cui ci assumiamo la responsabilità, a differenza di chi quelle responsabilità non se le assume giocando con la pelle di uomini donne e bambini", aveva scritto sempre su twitter Alessandro Metz di Mediterranea che con la nave Alex ha deciso di dirigersi verso Lampedusa forzando il blocco. 

Salvini: multe fino a un milione e sequestri di navi
"Al decreto sicurezza bis la Lega presenterà emendamenti per aumentare le multe fino al milione di euro e rendere più semplici sequestri dei mezzi", afferma il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini, facendo riferimento al caso dell'ultimo arrivo a Lampedusa.

Il ministro dell'Interno: "Complici degli scafisti"
"La nave dei centri sociali, che a quest'ora sarebbe già arrivata a Malta che aveva dato la disponibilità di un porto sicuro, infrange la legge, ignora i divieti ed entra in acque italiane. Le forze dell'ordine sono pronte ad intervenire, vediamo se anche in questo caso la 'giustizia' tollererà l'illegalità: in un paese normale arresti e sequestro della nave sarebbero immediati. Questi non sono 'salvatori', questi sono complici dei trafficanti di esseri umani", dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini.

Berlino a Salvini: "Apra i porti". Il ministro dell'Interno: "Assolutamente no"
"Le chiedo di riconsiderare la sua posizione di rifiutare l'apertura dei porti italiani". È un passaggio della lettera, a cui l'Adnkronos ha avuto accesso, che il ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer ha inviato al ministro dell'Interno Matteo Salvini. Seehofer si appella "ai nostri condivisi valori cristiani" nella lettera inviata a Salvini. Per Seehofer, "non deve fare alcuna differenza quale organizzazione" compia il salvataggio di migranti nel Mediterraneo, non conta "sotto quale bandiera stia navigando" un'imbarcazione o "se l'equipaggio di una nave o un'Ong provenga dalla Germania, dall'Italia o da un altro paese membro" dell'Ue.

"Il governo tedesco mi chiede di aprire i porti italiani ai barconi? Assolutamente no. Chiediamo anzi al governo Merkel di ritirare la bandiera tedesca a navi che aiutano trafficanti e scafisti, e di rimpatriare i loro cittadini che ignorano le leggi italiane", risponde il ministro dell'Interno Matteo Salvini.

Berlino: pronti a prendere migranti, ma con soluzione europea
La Germania è pronta ad accogliere alcuni dei migranti che si trovano a bordo delle due navi delle ong al largo di Lampedusa, ha detto il ministro dell'interno tedesco Horst Seehofer. "Sia nel caso della Alan Kurdi che nel caso di Alex siamo pronti, nell'ambito di una soluzione solidale europea, a prendere alcune delle persone salvate", ha detto. 

Viminale: cibo e acqua per il veliero ma la ong vuole lo scontro​
Trentaquattro casse di acqua (confezioni da sei bottiglie da due litri l'una), 54 pasti (primo, secondo, merenda e succo di frutta), quasi 200 coperte termiche, 4 flaconi di materiale disinfettante. È quanto consegnato alla barca di Mediterranea ieri, da parte delle autorità italiane, come si apprende da fonti del Viminale. Ieri sera erano pronte altre 34 casse di acqua che però sono state rifiutate. In più sono stati evacuati 13 migranti: sei donne (di cui quattro incinte) con due mariti, 4 minori sotto l'anno di erà, un minore di circa 12 anni. "L'Italia ha confermato ad Alex la disponibilità a scortarla a La Valletta, con trasbordo di immigrati su altre navi più sicure, a patto che entri nel porto e si sottoponga ai doverosi controlli di un Paese dell'Unione europea. Ipotesi rifiutata dalla ong: Roma e Malta - si fa sapere dal Ministero dell'Interno - sono allibite per quella che appare come una richiesta di impunità preventiva e che tiene bloccate delle persone in mezzo al Mediterraneo. La ong vuole lo scontro pur di andare a Lampedusa".

Fonti Difesa: Viminale ha respinto nostro supporto
"Da giorni abbiamo offerto supporto al Viminale sulla situazione di queste ore e il Viminale lo ha respinto, in più di una occasione. Questi sono i fatti". E' quanto si apprende da fonti della Difesa in relazione alla situazione che riguarda la vicenda dei migranti e le dichiarazioni effettuate del titolare del Viminale.

Fonti Viminale: supporto serve per fermare clandestini
"In riferimento alle fonti della DIfesa che sostengono di aver offerto supporto al Viminale, ottenendo risposta negativa, si segnala che il supporto è necessario per bloccare le navi che vogliono portare i clandestini in Italia e non per aiutarle nel trasporto". E' quanto affermano fonti del Viminale. 

La controreplica della Difesa
"In riferimento alla replica del Viminale, si precisa che il supporto offerto, come già specificato ieri, riguardava il trasporto dei migranti a Malta. Se il Viminale avesse accettato, i migranti sarebbero già a Malta. E' un mistero anche per noi il rifiuto espresso dal Viminale". Lo sottolineano fonti della Difesa a proposito della vicenda del veliero Alex. "Basta attacchi ai militari. Esigiamo rispetto". 

Salvini: darò anche la vita per difendere confini
"Darò anche la vita per difendere i confini e la sicurezza e il futuro dei nostri figli, che non sono secondi ai tedeschi, ai francesi, ai lussemburghesi. Abbiamo storia, cultura, orgoglio e leggi che, piacciano o non piacciano, vanno rispettate". Così Salvini intervenendo questa sera sul proprio profilo Facebook a proposito della vicenda migranti. "Combatterò - ha detto inoltre - all'interno del governo perché leggi e confini vengano rispettati". E poi: "Chiederò ai ministri della Difesa e dell'Economia di
aiutarci in questa battaglia di civiltà e legalità per salvare vite". 

Sea Eye: Alan Kurdi verso Lampedusa, Salvini non ci spaventa
C'è una seconda nave di una ong con migranti a bordo che sta facendo rotta verso l'isola. "Dopo aver salvato 65 naufraghi navighiamo ora verso Lampedusa", scrive in un post su Fb la ong Sea-Eye sulla situazione della nave Alan Kurdi. "Non ci facciamo intimidire da un ministro dell'interno, piuttosto ci dirigiamo verso il porto sicuro più vicino - conclude Sea Eye - La legge del mare dovrebbe essere applicata sempre, anche se un rappresentante del governo si rifiuta di seguirla".

Notificato ad Alan Kurdi il divieto d'ingresso in acque italiane
Una motovedetta della Guardia di Finanza ha però notificato al comandante della Alan Kurdi il divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque territoriali italiane. Lo riferiscono fonti del Viminale. Il ministro dell'Interno Salvini si era affrettato a scrivere al collega tedesco Horst Seehofer: "Se ne occupi la Germania, non verranno in Italia", l'avviso. 

Sea-Eye: Reipoli non ci ha risposto per 5 ore
Gorden Isler, presidente di Sea Eye a bordo della "Alan Kurdi", accusa gravemente il centro di salvataggio nella capitale libica di Tripoli. "Non è in grado di assumersi le sue responsabilità. Non ci ha risposto per cinque ore", dice alla Faz. E critica aspramente i governi di Roma e La Valletta, mentre loda il ministero degli Esteri tedesco: è "permanentemente" accessibile e "ci dà informazioni affidabili. Adesso è importante aspettare. Non abbiamo un piano ora", conclude, sostenendo che potrebbero attendere uno o due giorni prima di assumere qualsiasi decisione a bordo.